Abbiamo uno stile completamente diverso. Vogliamo costruire e mantenere unito un partito in un momento purtroppo gravido di drammi sociali seri. Per questo conserviamo un profilo sobrio ed elegante: totalmente diverso da quello su cui ci si prova a portare. Delle provocazioni tentate. E torneremo a dire in Assemblea. Finalmente ci confronteremo nella sede propria, come chiediamo e sosteniamo da Ferrazzano in avanti. Lo faremo su temi di cui abbiamo sempre voluto e vogliamo parlare. Nel rispetto delle regole. Come sempre fatto e come faremo sempre.
Sul resto, abbiamo abbondantemente già detto. Compresi verbali, depositati immediatamente a Roma come prevede la procedura (l’articolo 11 dello Statuto nazionale che pone questo come unico obbligo), e a seguire mandati alla Venittelli. Compresi i voti dati personalmente e per delega, con tanto di firma ad attestare l’indiscutibile volontà. Nessun cambiamento di carte, né di realtà. Nessuna mistificazione. Certo il Presidente dell’Assemblea avrebbe fatto bene a venire e presiedere l’organo che ha convocato e che dovrebbe dirigere in modo super partes.
Ci attendiamo lo faccia ora, dando contenuto al ruolo per il quale noi l’abbiamo votata dopo aver vinto il congresso. In Assemblea avremo modo di prendere in considerazione le proposte valide che nel frattempo sono venute da tutti i circoli, i quali dal basso non si capacitano delle spaccature improduttive e ci invitano a discutere nel merito. Ed andare avanti. Così faremo”.
Membri della Segreteria Pd Molise