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SbroccaConsiglioTERMOLI – É con reiterato stupore che ho letto su Facebook l’ennesimo intervento sul Dott. Petrosino da parte del Consigliere comunale Di Michele il quale, poi, ha addirittura effettuato una conferenza stampa sullo stesso argomento ovverosia su una persona che non riveste alcun ruolo politico ma, avendo un mera funzione di supporto gestionale alla nostra Amministrazione, è ovviamente conosciuto solo agli addetti ai lavori.

La cosa dimostrerebbe, di per sé, una scarsa capacità argomentativa ed oppositiva anche perché ci sono stati altri dipendenti che hanno ricevuto atti di chiusura delle indagini o richieste di rinvio a giudizio o rinvii a giudizio, ma il Consigliere Di Michele è rimasto stranamente silente.

Addirittura il Consigliere, sulla base di un semplice atto di chiusura delle indagini preliminari che il Petrosino avrebbe ricevuto, chiede, con grande enfasi, le mie dimissioni da sindaco e persino della Giunta!

 
In realtà la verità è un’altra: il buon Di Michele, dopo aver fatto una crociata (così definita dalla stampa) sulla illegittimità della selezione attivata dall’Amministrazione comunale per un supporto gestionale (promosso in base al codice degli appalti) ed aver puntato inutilmente su tale argomento per quasi un anno, allorquando ha visto la propria battaglia politica irrimediabilmente persa ed aver fatto l’ennesimo buco nell’acqua sia sotto il profilo amministrativo (paventando non so quante tipologie di illegittimità rimaste poi solo nella sua testa) e sia sotto quello penale (paventando non so quali reati commessi dalla mia persona), sposta il tiro sulla figura del Dott. Petrosino e sbandiera, come vessillo postcrociata, la notifica a quest’ultimo di una “chiusura di indagini preliminari” (di cui lo stesso Di Michele, autodefinendosi uomo di diritto, dovrebbe cogliere il significato) e guarda caso omettendo di riferire che il Dott. Petrosino, per il medesimo procedimento, aveva avuto già un provvedimento del GIP a lui favorevole (senza però sbandierarlo ai quattro venti). Ma di certo non voglio entrare nei tecnicismi giuridici e sono certo, avendo grande fiducia nella Procura e nei Giudici del Tribunale di Larino, che quest’ultimi faranno il loro dovere con la consueta professionalità ed imparzialità e senza farsi strumentalizzare dal primo vocalist del turno di notte.

Mi preme, però, sottolineare due cose.
La prima è che il Dott. Petrosino oltre ad essere un galantuomo è persona la cui preparazione e professionalità sono direttamente proporzionali all’arroganza del consigliere Di Michele ed è una persona che ci ha dato, ci da e ci darà un grande aiuto per l’attività di gestione della nostra città così come, del resto, stanno facendo tutti gli altri collaboratori e dipendenti comunali a cui va il mio sentito ringraziamento.
Di poi il consigliere Di Michele oltre ad enunciare genericamente e diffamatoriamente che il Dott. Petrosino “non ha mai, dico mai fatto gli interessi di Termoli” ci dovrebbe dire, per avere un minimo di credibilità e per non cadere nella consueta vacua demagogia, in quale atto o attività il professionista non ha perseguito gli interessi della città. 

La seconda è che il mio operare – da quando sono diventato sindaco della nostra amata città – è sempre stato improntato alla piena legalità degli atti e dei comportamenti ed è proprio questo di cui non si capacita il nostro crociato che continua a sparare a salve o meglio a tirare l’arco con la parte convessa invertita.
Invero il consigliere Di Michele opera nella totale confusione politica e strategica e, mi si conceda, di sovente anche come portavoce non del Movimento Cinquestelle ma come emissario di altri. Del resto la confusione politica del consigliere Di Michele è contenuta nel suo DNA. Mi ricordano infatti (e mi corregga se sbaglio), che lo stesso sia stato prima vicino al comunismo (quando era nella sua città d’origine)per poi fare il supporter di Di Pietro, per poi passare ai centristi mastelliani dell’UDEUR – quale candidato alle Comunali con Antonio Di Brino nel 2010 (17 voti) ed infine, dopo una mistica “renovation”, passare al Movimento Cinquestelle. 
Ma tale confusione è stata notata e recepita dai cittadini termolesi se è vero come è vero che il Movimento Cinquestelle, solo un anno fa, alle contestuali elezioni europee ha, nella nostra città, contato quasi 6.400 voti mentre nelle comunali poco più di 2.400 e fra tutti i candidati sindaci l’allora candidato Di Michele è arrivato ultimo. Non è stato punito il Movimento ma chi rappresentava il Movimento.
Infine prendo atto che nel Suo richiamato intervento su facebook, il consigliere Di Michele, si autodefinisce “imbecille”, e poiché io non ho mai pronunciato questo epiteto nei confronti di chicchesia e tantomeno di un Consigliere comunale (e ciò sia all’interno che fuori il Consiglio) debbo, quindi, ritenere che lo stesso epiteto o venga richiamato dal consigliere autoreferenzialmente o lo stesso vuole far passare me per maleducato e lui quale vittima.
Ho troppa stima delle Istituzioni e di chi le rappresenta per poter passare all’insulto. Di contro pretendo il rispetto istituzionale da parte di tutti. Ciò detto, consigliere Di Michele Le rammento che i cittadini di Termoli, secondo le regole della democrazia, hanno deciso che il sindaco di Termoli sia io e non Lei. Pertanto La invito ad essere più rispettoso delle Istituzioni ed in caso contrario si dimetta Lei.
Angelo Sbrocca 
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