Tutto questo perché va ricordato, a chi ha la memoria corta, che il nostro sistema sanitario regionale, attualmente, produce un debito di oltre 90 milioni di euro annui. A questo punto delle due l’una. O gioiamo per i risultati di uno studio che prevede la medesima ripartizione regionale del fondo sanitario nazionale dopo l’entrata in vigore del federalismo fiscale, oppure diventiamo consapevoli del disastro del sistema sanitario molisano. Tra l’altro, non si capisce perché, i soldi del fondo sanitario nazionale, oggi, non sono sufficienti a ricoprire le spese correnti, ma dovrebbero esserlo domani. La nota del Presidente Iorio in un passaggio assai azzardato afferma che: “debbono essere fatte delle ottimizzazioni della spesa e dei miglioramenti riguardanti la riduzione drastica, se non l’eliminazione completa degli sprechi”.
Nell’essere assolutamente d’accordo con tale affermazione, mi chiedo con quale coraggio il Governatore sostenga tale esigenza quando poi ogni giorno mette in atto comportamenti che vanno nella direzione opposta. Sono le solite logiche localistiche e clientelari che impediscono riforme in grado di razionalizzare e ottimizzare la spesa sanitaria. Questo governo è ormai allo sbando, perché solo chi non sa più dove sbattere la testa può affermare che si può costruire un nuovo polo ospedaliero tra Isernia e Venafro, chiudendo quelli esistenti. Se è vero che lo stanziamento complessivo per la spesa sanitaria verrebbe tagliato di soli 2 milioni di euro, a seguito della riforma sul federalismo fiscale, è pur vero che la stessa dovrebbe essere in assoluto pareggio e non indebitata così com’è.
Il risanamento necessiterebbe di un maggior rigore e di una maggiore serietà, perché non è col continuare a tutelare gli interessi di pochi, parenti o amici che siano, che si innalza la qualità dei servizi e dell’offerta delle prestazioni. Ormai il commissariamento della sanità è dietro l’angolo e a prescindere dal nome del Commissario, non mi pare cosa di cui potersi vantare. Un enorme buco nero, ecco come appare ai cittadini il sistema sanitario regionale. Signor Presidente, quando avrà tempo e voglia di parlare dei problemi reali della sanità molisana, batta un colpo. Intanto, nei prossimi giorni ci faremo promotori di azioni forti, volte a chiedere l’ eliminazione dell’aumento dei ticket e delle consulenze esterne. Recuperare credibilità significa partire da questi piccoli, ma fondamentali segnali.”