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MaroneMicheleSindacoTERMOLI – Michele Marone e Azione Civica Molise hanno incontrato ieri amici e simpatizzanti presso “La Vida” a Termoli. L’adesione al movimento civico cresce sempre di più e l’occasione è valsa per fare il punto della situazione all’indomani delle elezioni amministrative che hanno visto protagonisti diversi comuni molisani. Prendendo spunto da quanto accaduto ai ballottaggi del centro pentro e delle maggiori città italiane ne è nato un dibattito politico per cercare di capire quali, oggi, sono i nuovi riscontri e le nuove esigenze dei cittadini.

E’ stato un incontro che ha visto diversi interventi che hanno spaziato in ogni ambito e che hanno cercato di incentrare l’obiettivo sulle possibili soluzioni ed esigenze di cui oggi necessita il Molise per risollevarsi dalla situazione di apatia e di mancanza di programmazione a cui stiamo assistendo. Di seguito uno stralcio dell’intervento di Michele Marone:
“È ormai opinione comune che negli ultimi tempi il Molise è sempre più in declino: le crisi economica e demografica crescono sempre di più. Il vuoto e la confusione nelle istituzioni pubbliche, l’assenza di programmazione e di prospettive serie per una ripresa dello sviluppo sociale e produttivo si avvertono in ogni azienda e, soprattutto, in ogni famiglia.
 
Oggi, purtroppo, la politica risulta caratterizzata da un sostanziale egoismo nonché da una inefficienza dell’azione amministrativa che si riflettono negativamente sui nostri figli e sul loro futuro. Per correre ai ripari, non bisogna solo urlare i disservizi e le cose che non vanno, bensì è necessario iniziare un percorso per trovare soluzioni immediate in tutti i settori: lavoro, sanità, agricoltura, ambiente, trasporti, infrastrutture, turismo.
Per fare questo ci vuole prima di tutto un sussulto morale e civile di tutti noi che garantisca un impegno comune, proveniente dal popolo, dalla cosiddetta base, finalizzato a ridare speranza al nostro futuro, attraverso un doveroso rinnovo della classe dirigente e garantendo la rappresentanza in seno alle istituzioni di tutte le categorie e forze sociali.

Ora basta, è giunto il momento di riprenderci la nostra dignità, partendo dall’ascolto della gente e di tutte le criticità che affliggono la nostra regione, creando tutti insieme un nuovo progetto che abbia come faro la salvaguardia del bene comune”.
 
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