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TERMOLI – Ogni qualvolta che viene eletta una nuova Amministrazione, nell’immaginario collettivo la figura del Sindaco che si materializza è quella di un soldato di trincea, sempre in prima linea a contatto con la polvere, con un unico obbiettivo: l’IMPEGNO nel perseguire il bene comune.
È evidente che le aspettative riposte nell’avv. Angelo Sbrocca sono state deluse e i risultati raggiunti lo collocano nelle retrovie, a presidiare tavoli tecnici dai quali non si sono mai determinate né le cause e né tantomeno si sono trovate le soluzioni alle tante problematiche che attanagliano la nostra città. Oggi, dopo aver alzato subdolamente barricate ed aver impedito ai cittadini un democratico e civile confronto sulla scelta urbanistica intrapresa, cioè quella di sventrare e sfigurare il centro cittadino, l’amministrazione propone un confronto, una condivisione con la cittadinanza, un DIBATTITO PUBBLICO.
È chiaro però che il confronto sarà impari, infatti le modalità, le regole e la scaletta del dibattito pubblico verrano decisi da una sola parte: la LORO.
Da un lato abbiamo dei cittadini e dall’altra un soggetto Privato che asSOLDa un esperto in comunicazione, e la In-Amministrazione che seleziona il “garante”.
Da un lato abbiamo dei cittadini e dall’altra un soggetto Privato che asSOLDa un esperto in comunicazione, e la In-Amministrazione che seleziona il “garante”.
Dopo una serie di fasi che caratterizzeranno il dibattito pubblico (tavoli tematici, richiesta info, proposta osservazioni, questione time) a cui potranno partecipare cittadini e portatori di interessi, il garante del dibattito, il Prof. Olivetti, presenterà una relazione finale con l’evidenza delle eventuali modifiche progettuali da proporre.
A questo punto si materializzerà il grande bluff di questo strumento di finta partecipazione:
infatti si legge nel sito dedicato www.dibattitopubblicotermoli.it che la relazione finale verrà presentata al soggetto privato promotore del progetto (La Ditta De Francesco) che deciderà se apportare le modifiche progettuali proposte, presentare delle modifiche proprie oppure lasciare il progetto invariato.
infatti si legge nel sito dedicato www.dibattitopubblicotermoli.it che la relazione finale verrà presentata al soggetto privato promotore del progetto (La Ditta De Francesco) che deciderà se apportare le modifiche progettuali proposte, presentare delle modifiche proprie oppure lasciare il progetto invariato.
In soldoni e nonostante la partecipazione dei termolesi il soggetto promotore potrà, a suo insindacabile giudizio, adeguarsi alle modifiche proposte o meno; un pieno diritto di veto che non dà alcuna garanzia circa il recepimento delle modifiche progettuali e che mette il soggetto promotore in una posizione di forza rispetto ai cittadini termolesi, se questa è partecipazione democratica…
Queste scellerate rappresentazioni dimostrano, laddove ce ne fosse ancor bisogno, lo stato comatoso raggiunto da questa In-Amministrazione che nonostante grandi sforzi mediatici raggiunge sempre scarse mete. Il popolo Termolese non si farà abbagliare dai colori utilizzati per la realizzazione sia del sito internet che del dépliant: il rosso e il giallo, i colori identificativi della nostra città. Tanto meno non si faranno influenzare delle chiacchiere seppur autorevoli che cadranno dalla cattedra.
Per questi motivi invitiamo tutti i cittadini, compresi i comitati referendari, ad un scatto di orgoglio democratico finalizzato a boicottare questa iniziativa la cui partecipazione democratica la si può leggere solo nel titolo.
Tanto il tunnel si farà!
D’accordo?
Andrea Salome & Ciro Stoico