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Non bastava l’inquinamento dell’ambiente esterno: a minacciare la nostra salute sono anche i pericoli che si insinuano tra le mura domestiche.
acquarubinettoCAMPOBASSO – L’Istituto Superiore di Sanità, ad esempio, stima che il 17% delle abitazioni italiane sia a rischio radon, una sostanza estremamente nociva per l’apparato respiratorio.Per non parlare poi di monossido di carbonio, polveri sottili, formaldeide o anche acari, tutte sostanze spesso presenti nelle nostre abitazioni, ma che purtroppo non lasciano tracce tangibili. E in Molise? Come nel resto d’Italia, anche qui l’informazione è poca: come emerge dall’ultima ricerca¹ effettuata dall’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, il 62% dei molisani ammette di averne una conoscenza limitata e il 30% ne ignora del tutto l’esistenza.

 
Tra le minacce domestiche più temute dai molisani, si collocano ai primi posti le sostanze nocive nell’aria (72%), l’inquinamento dell’acqua (66%) e le fughe di gas (54%). Preoccupano anche i campi elettromagnetici (49%), mentre il 22% dei molisani si dice spaventato dagli allergeni, come i comuni acari della polvere, ospiti indesiderati che spesso si annidano tra lenzuola e coperte.

Ma come affrontare i problemi legati all’inquinamento domestico? Secondo gli intervistati della regione, un approccio “fai da te” può essere efficace, areando spesso gli ambienti di casa (58%) e curandone l’igiene e la pulizia (66%). Per contrastare poi le radiazioni derivanti dalle nuove tecnologie, il 49% pensa sia opportuno spegnere tutti i dispositivi elettronici durante le ore notturne o quando non sono utilizzati. Meno numerosi, invece, i molisani che, oltre alle buone abitudini quotidiane, penserebbero di intervenire installando e cambiando regolarmente i filtri per l’aria (32%), o acquistando un depuratore dell’acqua (35%).
Ed è proprio l’acqua potabile di casa che divide i molisani. Se il 53% degli intervistati dichiara di bere abitualmente quella del rubinetto, il 47% preferisce quella in bottiglia, e uno dei motivi scatenanti è proprio la poca fiducia nella sua qualità e salubrità.

Prevenire, però, è possibile, e conoscere è il miglior modo per contrastare queste minacce, secondo quanto sostiene il 92% dei molisani. Come? Il 38% vorrebbe ricevere informazioni utili dalle Istituzioni, il 47% si affiderebbe invece a dispositivi tecnologici in grado di fare un check-up della propria casa e il 7% richiederebbe l’intervento di personale a domicilio per rilevazioni e mappature.

¹Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2017 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.