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TERMOLI – Il progetto denominato “Realizzazione di un sistema integrato per la viabilità e mobilità sostenibile del Comune di Termoli”, ha nel nome stesso lo scopo dichiarato di rendere più facile e scorrevole la circolazione stradale nel centro cittadino, grazie al tunnel di raccordo tra il porto ed il litorale nord e grazie al parcheggio pubblico a rotazione, da realizzare nelle aree del Piano di Sant’Antonio e del Pozzo Dolce.
La funzione del parcheggio pubblico è quella di incrementare le opportunità di sosta in centro e, di conseguenza, di abbattere il traffico parassita, cioè quello creato dalle auto di chi vorrebbe fermarsi, ma che è costretto a girare per mancanza di posti auto.
A pagina 4 della tavola EG20/B, allegata al progetto, nella sua ultima revisione del 29 marzo 2018, leggiamo che il parcheggio pubblico disporrà di 444 stalli a rotazione; tuttavia, a causa degli stalli di superficie che saranno eliminati, gli stalli aggiuntivi saranno soltanto 83.
E non è finita qui.
Lo stesso documento – rispettando l’obbligo previsto dal DM n. 1444 del 2 aprile 1968 – espone inoltre quale dovrebbe essere la nuova domanda di parcheggi generata dalle attività commerciali e ricettive e dal teatro, da realizzare nel fabbricato polifunzionale contenente anche il parcheggio pubblico.
L’incremento della domanda di posti auto è calcolato in base a criteri standard di legge, quindi piuttosto astratti; in ogni caso, i numeri che vengono dati alle pagine 5 e 6 sono i seguenti: 24 stalli per le “medie strutture di vendita”; 27 stalli per il teatro; 16 stalli per le “piccole strutture di vendita”; 12 stalli per le attività ricettive (12 appartamenti).
In totale, la maggiore domanda di parcheggi a rotazione è indicata in 79 stalli.
Defalcando dagli 83 stalli dell’offerta aggiuntiva i 79 stalli necessari a soddisfare la nuova domanda, si conclude che l’incremento “legale” di parcheggiabilità è di soli 5 posti auto.
Per sovramercato, l’incremento “legale” della domanda di parcheggi pare ampiamente sottostimato: anche tenendo conto del fatto che le attività commerciali e quelle teatrali si svolgono in fasce orarie diverse, è pur sempre vero che il teatro dispone di 782 poltrone e che le attività commerciali occupano una superficie complessiva di 3.500 metri quadri, la metà di un campo di calcio.
A questo punto il bilancio reale della parcheggiabilità diventa addirittura negativo, sovvertendo lo scopo dichiarato dall’amministrazione Sbrocca.
Pino D’Erminio