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Ha chiuso i battenti la mostra ‘Educere‘, al Castello Svevo, organizzata da Basso Caruso e Valerio Mascilongo, due nostri validi concittadini, che spesso portano in alto il nome del comune adriatico grazie alle loro originali incursioni nel mondo dell’arte e della musica.
Questa volta protagonista del loro mirabile ed attento studio la pittura con acrilico,tramite cui hanno compiuto incredibili opere,uniche nel loro genere,traendo dall’osservazione della realtà rappresentazioni artistiche inusuali e bellissime. Il titolo della mostra già la dice lunga sull’esperimento condotto dagli autori. ‘Educere‘, dal latino educere, deriva da ‘ducere’, condurre, con il prefisso ‘ex’-fuori, e significa appunto trarre, condurre fuori, quindi estrapolare, edurre, estrarre da un contesto.
Basso Caruso e Valerio Mascilogo si sono divertiti a realizzare su tele grezze opere astratte personalissime e poi da esse hanno ricavato delle fotografie-ingrandimenti di parti del quadro, che, estrapolate dal contesto da cui nascono, sembrano nuove opere lontane dall’origine sia per i colori che per le forme. In realtà derivano dall’opera madre, per diventare esse stesse nuova materia artistica,che può essere vista secondo infinite sfaccettature, mettendo ogni foto in orizzontale, verticale o di traverso esse infatti assumono significati differenti,in altre parole’ suggeriscono’ idee e simboli e molteplici immagini al visitatore-osservatore,e sembrano a volte scie di comete,a volte albe e tramonti all’infinito orizzonte, laddove cielo e mare si tangono mirabilmente, a volte pesci coloratissimi, pezzi di tessuto e stoffa dai colori cangianti, ed altre paesaggi sconfinati, città e paesi, e potremmo continuare all’infinito…A dimostrazione della loro flessibilità tutte le opere della mostra, risultato di un fervido lavoro di un anno, non portano nè la firma degli artisti nè hanno tanta meno un titolo, esse infatti devono solo suggerire ed essere interpretate di volta in volta da chi le guarda!
Uno studio, dunque, unico nel suo genere, fecondo ed interessante, profondissimo, che ha visto gli autori premiati della loro vivacità intellettuale da un afflusso notevole di visitatori e da eccellenti commenti e pareri di critici d’arte.
Non ci resta allora che lasciarci travolgere da queste tele e da queste foto, annusando i colori piu’ disparati e cangianti, dal rosso, al blu, all’azzurro, e cosi via, sinestesia mirabile di colori, immagini, profumi e suoni dell’anima e dell’arte, di cui dobbiamo ringraziare Basso Caruso e Valerio Mascilongo, nella speranza di vedere presto un’altra mostra e tante altre opere nuove di questo nuovo ed entusiasmente filone artistico!
Questa volta protagonista del loro mirabile ed attento studio la pittura con acrilico,tramite cui hanno compiuto incredibili opere,uniche nel loro genere,traendo dall’osservazione della realtà rappresentazioni artistiche inusuali e bellissime. Il titolo della mostra già la dice lunga sull’esperimento condotto dagli autori. ‘Educere‘, dal latino educere, deriva da ‘ducere’, condurre, con il prefisso ‘ex’-fuori, e significa appunto trarre, condurre fuori, quindi estrapolare, edurre, estrarre da un contesto.
Basso Caruso e Valerio Mascilogo si sono divertiti a realizzare su tele grezze opere astratte personalissime e poi da esse hanno ricavato delle fotografie-ingrandimenti di parti del quadro, che, estrapolate dal contesto da cui nascono, sembrano nuove opere lontane dall’origine sia per i colori che per le forme. In realtà derivano dall’opera madre, per diventare esse stesse nuova materia artistica,che può essere vista secondo infinite sfaccettature, mettendo ogni foto in orizzontale, verticale o di traverso esse infatti assumono significati differenti,in altre parole’ suggeriscono’ idee e simboli e molteplici immagini al visitatore-osservatore,e sembrano a volte scie di comete,a volte albe e tramonti all’infinito orizzonte, laddove cielo e mare si tangono mirabilmente, a volte pesci coloratissimi, pezzi di tessuto e stoffa dai colori cangianti, ed altre paesaggi sconfinati, città e paesi, e potremmo continuare all’infinito…A dimostrazione della loro flessibilità tutte le opere della mostra, risultato di un fervido lavoro di un anno, non portano nè la firma degli artisti nè hanno tanta meno un titolo, esse infatti devono solo suggerire ed essere interpretate di volta in volta da chi le guarda!
Uno studio, dunque, unico nel suo genere, fecondo ed interessante, profondissimo, che ha visto gli autori premiati della loro vivacità intellettuale da un afflusso notevole di visitatori e da eccellenti commenti e pareri di critici d’arte.
Non ci resta allora che lasciarci travolgere da queste tele e da queste foto, annusando i colori piu’ disparati e cangianti, dal rosso, al blu, all’azzurro, e cosi via, sinestesia mirabile di colori, immagini, profumi e suoni dell’anima e dell’arte, di cui dobbiamo ringraziare Basso Caruso e Valerio Mascilongo, nella speranza di vedere presto un’altra mostra e tante altre opere nuove di questo nuovo ed entusiasmente filone artistico!