
Il PRC termolese non è interessato alla costruzione di una unità nominale, che finirebbe con lo scatenare le medesime contraddizioni che hanno fatto implodere la recente esperienza amministrativa. L’unità non è un valore in assoluto se non esistono presupposti concreti che rendano fattibile ciò che si dichiara agli elettori di voler realizzare. Termoli ha dimostrato in modo netto la concentrazione di interessi profondi e ramificati, in particolare, legati al business della cementificazione e dell’energia, che travolge gli steccati maggioranza-opposizione e disegna una geografia politica trasversale e trasformista. Ne sono fatti esemplari e inconfutabili il vergognoso “inciucio” consumato al Cosib tra centrodestra e Partito Democratico, l’opposizione fatale di quest’ultimo a Greco, con l’imbarazzante “mercimonio” di consiglieri che ne è conseguito.
A questo punto, gli elementi che determineranno il nostro agire politico ed eventuali alleanze elettorali non prescinderanno dai contenuti programmatici e dalla affidabilità della coalizione che si comporrà attorno ai medesimi. Il tutto dovrà convergere su di un candidato sindaco, capace e saldo di fronte alle potenti ingerenze regionali che investiranno inevitabilmente l’amministrazione adriatica. Tanto più in questa fase, che si preannunciano a maturazione l’arrivo di corposi finanziamenti e si è sulla soglia di scelte esiziali per il futuro di Termoli.
A tal proposito, non possiamo sottacere che il sindaco “uscente”, seppure politicamente introverso, ha dimostrato fermezza non comune nel tener testa ai potentati regionali ed ai reiterati tentativi di costoro di “normalizzare” e destabilizzare questa amministrazione. Il progetto politico e programmatico, attraverso cui avevamo ricevuto mandato a governare dalla popolazione termolese, mantiene inalterato il forte senso di discontinuità rispetto alle passate amministrazioni e proprio perché insidiava i sopracitati interessi è stato bruscamente interrotto. Se, perciò, Vincenzo Greco dovesse sciogliere positivamente la propria riserva ed accettare di ricandidarsi alla sindacatura di Termoli, il nostro Partito sarebbe disponibile a ridiscutere i termini di una convergenza per aggiornare e riprendere quel progetto politico, avanzato e di rottura, che stava già incominciando a mettere profonde radici nel futuro di Termoli.
PER IL DIRETTIVO DEL CIRCOLO PRC TERMOLI
Giuseppe Di Blasio