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Il singolare episodio è accaduto la scorsa notte. Dopo la chiusura del punto nascite al Vietri, la donna è stata costretta a raggiungere il San Timoteo di Termoli ma non è riuscita ad arrivare in tempoTERMOLI _ Partorisce in ambulanza in piena notte, alla periferia di Termoli, mentre viene trasportata nell’ospedale San Timoteo da Larino. Protagonista del singolare episodio, una donna dimorante nelle Piane del centro frentano. La larinese, al nono mese di gravidanza, colta alla sprovvista in piena notte, ha chiesto l’intervento del 118 Molise per l’impossibilità di arrivare in auto al Vietri di Larino dove tra l’altro il punto nascite è chiuso già da diversi mesi.
E così ha pensato bene di chiedere l’immediato intervento del 118 Molise. Gli operatori sanitari, davanti alla richiesta di soccorso, si non precipitati subito nell’abitazione della donna. In zona è intervenuto il 118 di Santacroce di Magliano. Una volta sistemata all’interno del mezzo di soccorso è stata trasferita nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale termolese, almeno le intenzioni iniziali erano queste.
La larinese sofferente perchè ormai in preda alle doglie ha così iniziato il viaggio che l’ha condotta nel presidio adriatico. Mancava un chilometro circa all’ingresso del presidio quando ha partorito. Ormai, impossibilitata ad attendere un altro minuto, la donna ha dato alla luce la bimba assistita dalle sollecite cure degli operatori del 118 di Santacroce di Magliano.
Il caso ha suscitato qualche polemica tra gli operatori del Vietri che sottolineato l’importanza e la necessità del punto nascite al Vietri di Larino. “Il reparto è stato chiuso e queste sono le conseguenze” hanno detto alcuni operatori in servizio nel presidio frentano.
Perchè non si può partorire a casa?
Il parto è una un evento naturale, che solo in rari casi ha bisogno di essere espletato in ospedale.Il parto in ospedale è pericoloso perchè i medici non molto coscienziosi per non perdere tempo, lo pilotano a loro piacimento, spesso creando casini…
e’ vero, ai tempi dei miei genitori si partoriva in casa, l’ospedale non veniva nemmeno preso in considerazione. Certò ci sono molti più rischi sia per la madre che per il bambino. Bisogna considerare anche questo. C’è chi preferisce quello in ospedale, chi in acqua, chi invece vorrebbe a casa, è un argomento molto controverso
maternità
una volta si partoriva in casa, ma le condizioni erano diverse. le stesse mamme delle mamme erano preparate all’evento e poi le vicine, le amiche e tante altre persone che con amore e disponibilità aiutavano. oggi siamo tutti più soli, più egoisti e meno disponibili. auguri alla neo mamma.