Dopo l’introduzione di Marco Venturi Presidente Confesercenti, Antonello Oliva responsabile dell’Ufficio Economico di Confesercenti ha presentato la sua relazione dove ha illustrato alcuni dati che aiutano a fotografare brevemente la realtà del comparto. Nel 2009 sono ben 167 mila imprese di commercio su aree pubbliche iscritte al registro delle imprese. Nel 2009 gli esercizi di commercio ambulante sono diventati il 21,6%, del totale degli esercizi al dettaglio, percentuale che sale al 40% nel comparto abbigliamento, tessuti e calzature. Il commercio su aree pubbliche è sempre più multi-etnico: le imprese a conduzione extracomunitaria sono arrivate, nel 2008, a rappresentare il 33% del totale delle imprese.
Quelle con titolare di nazionalità straniera rappresentano più della metà delle attività itineranti, con una percentuale del 64%, a fronte di un 15% che si registra nel commercio ambulante a posteggio fisso Dal 2005 al 2008 le imprese a posteggio fisso si sono ridotte dell’8% mentre quelle itineranti sono cresciute del 18%. Il commercio ambulante ha una dimensione media di 1,5 addetti per impresa. Nel 2009 si stimano 235 mila occupati, ossia il 13,3% del totale del commercio al dettaglio. La quota di mercato del commercio ambulante sui consumi commercializzati è dell’11-12%. Nonostante la crisi economica e l’espulsione del settore distributivo di migliaia di piccoli esercizi nel corso di questi decenni, gli ambulanti mantengono un ruolo nelle scelte di spesa delle famiglie. Il giro d’affari complessivo supera i 25 miliardi di euro.
Anva