La De Francesco Costruzioni ha fatto ricorso al Tar contro la decisione del Comune di Termoli di pubblicare un nuovo appalto per la riqualificazione urbana di Pozzo Dolce – Piazza Sant’Antonio, senza prevedere l’obbligo di revoca preventiva di pubblica utilità relativo al Project Financing legittimamente aggiudicato dall’impresa.

La De Francesco Costruzioni ha inoltre già attivato le azioni legali per l’esecuzione forzata, la segnalazione alla Corte dei conti per danno erariale, la denuncia penale per rifiuto d’atti d’ufficio e la richiesta di risarcimento danni milionario a seguito dalla mancata risposta da parte del Comune di Termoli all’atto stragiudiziale di significazione e diffida ad adempiere a norma dell’art. 328 comma 2 del codice penale (rifiuto d’atti d’ufficio), alla stipula del contratto d’appalto inviato all’ente nel marzo scorso.
TERMOLI – «Il Consiglio Comunale a Termoli ha discusso l’interpellanza relativa alla “Nuova procedura di gara e stato di avanzamento del progetto di riqualificazione dell’area Pozzo Dolce – Piazza Sant’Antonio”. La società De Francesco Costruzioni ritiene opportuno informare che il Comune di Termoli non ha risposto all’atto stragiudiziale di significazione e diffida ad adempiere e conseguentemente ha provveduto ad attivare le azioni legali per l’esecuzione forzata del contratto. Inoltre ha provveduto alla segnalazione alla Corte dei conti per danno erariale, a fare denuncia penale per rifiuto d’atti d’ufficio e a richiedere il risarcimento danni a seguito dalla mancata risposta da parte del Comune di Termoli. Ha inoltre ha fatto ricorso al Tar contro la decisione del Comune di Termoli di pubblicare un nuovo appalto per la riqualificazione urbana di Pozzo Dolce – Piazza Sant’Antonio
Il Comune di Termoli ha, infatti, appaltato i 5 milioni di euro di finanziamento pubblico senza ottenere l’autorizzazione alla rimodulazione del finanziamento del PNRR da parte del Ministero e disapplicando la procedura che prevede l’obbligo di perfezionare preventivamente l’atto di revoca di pubblica utilità relativo al Project Financing che la De Francesco Costruzioni si è legittimamente aggiudicato. In sostanza il Comune di Termoli ha invertito gli atti dell’inter amministrativo che richiedono prima l’inizio della revoca di pubblica utilità e poi solo una volta perfezionato, danno la possibilità di procedere con un nuovo appalto. La De Francesco Costruzioni aveva per legge 60 giorni di tempo per opporsi alla procedura. Con il ricorso davanti al Tar, di fatto, il nuovo appalto sarà dichiarato illegittimo.
La scelta del Comune produce un duplice effetto: la perdita immediata di 9 milioni di euro di investimenti privati e lo stralcio di tutte le opere che caratterizzavano il progetto di riqualificazione urbana del centro cittadino: il nuovo appalto non prevede né la sala polifunzionale da 850 posti a sedere, né il parcheggio interrato multi-piano di 600 posti. Di fatto si realizzerà uno scavo in piazza San’Antonio con grande disagio per la comunità solo per trasferire gli attuali 100 parcheggi dal livello stradale a quello interrato. Infine c’è il rischio concreto che la comunità perda anche i 5 milioni di euro di finanziamento pubblico.
De Francesco: un ricorso per difendere i diritti dell’impresa e della città
“Sul piano del diritto la nostra società in tutte le sedi preposte cercherà di tutelare i propri legittimi interessi e richiederà che la giustizia si pronunci sulla correttezza degli atti amministrativi prodotti dagli organi politici e tecnici del Comune di Termoli, che in modo palese ledono gravemente i diritti acquisiti dalla nostra impresa. Allo stesso tempo come cittadino che vive la città sento il dovere di svolgere delle riflessioni ad alta voce. Come si può decidere l’annullamento di una procedura perfezionata, consapevoli di perdere 9 milioni di euro di investimento privato, di perdere infrastrutture fondamentali per il futuro turistico ed economico e culturale della città come un vero parcheggio interrato multi-piano con 600 di posti auto e box privati e un vero Auditorium? Ma soprattutto come si può procedere in un modo così azzardato dal punto di vista amministrativo che mette chiaramente a rischio anche il finanziamento pubblico? Questa scelta costerà cara alla città: perdita di soldi pubblici, di investimenti privati e di opere essenziali per il suo sviluppo economico e urbanistico. La giustizia verificherà le responsabilità degli esponenti politici e ai tecnici che l’hanno intrapresa quantificando l’eventuale risarcimento economico per i danni erariali prodotti e decidendo se ci sono profili penali per l’inadempimento ai doveri d’ufficio compiuti”».
Comunicato stampa della De Francesco Costruzione
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 17:00

«Riqualificazione urbana, TAR: legittimi gli interessi della De Francesco Costruzioni
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise si è pronunciato sul ricorso della ditta De Francesco Costruzioni in merito alla decisione del Comune di Termoli di pubblicare un nuovo appalto per la riqualificazione urbana di Pozzo Dolce – Piazza Sant’Antonio, senza prevedere l’obbligo di revoca preventiva di pubblica utilità relativo al Project Financing legittimamente aggiudicato dall’impresa.
Termoli, 23 giugno 2025 – La Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale del Molise presieduta dal giudice Nicola Gaviano ha “rilevato, che gli interessi della ricorrente (De Francesco Costruzioni) a base delle pur serie contestazioni mosse mediante il presente ricorso, le quali affondano le loro radici in precedenti e risalenti provvedimenti della stessa Amministrazione comunale (essenzialmente, l’aggiudicazione del 15 novembre 2018), potrebbero trovare adeguata tutela attraverso lo scrutinio della domanda risarcitoria” e per questi motivi ha fissato la trattazione in sede collegiale della domanda cautelare avanzata dalla dalla De Francesco Costruzioni con camera di consiglio il prossimo 16 luglio 2025.
De Francesco: il TAR riconosce i nostri diritti.
“Il TAR riconosce i nostri legittimi interessi. Esprimiamo soddisfazione per il pronunciamento e attendiamo con fiducia la trattazione della causa dove siamo certi verrà stabilito un congruo indennizzo economico, accresciuto dal danno per mancate chance”».
Comunicato stampa della De Francesco Costruzione