Grazie ai fondi del Programma Regionale Molise FESR – FSE+ 2021-2027, l’ATS di Termoli avvia percorsi triennali di sostegno per famiglie con persone affette da disturbi dello spettro autistico e del neurosviluppo.

TERMOLI – L’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Termoli ha pubblicato recentemente un Avviso Pubblico per l’accesso a percorsi triennali di sostegno rivolti alle famiglie con persone affette da disturbi dello spettro autistico o del neurosviluppo. L’iniziativa, finanziata nell’ambito del Programma Regionale Molise FESR – FSE+ 2021-2027, prevede una dotazione complessiva di 370.144,21 euro, con l’obiettivo di raggiungere circa 61 beneficiari.
Tra le attività già avviate, spicca il campus estivo organizzato a Termoli dal centro “Io sono speciale” di Campobasso, che ha trovato ospitalità presso il Circolo della Vela.
Nicola Maddalena, responsabile amministrativo del centro, ha dichiarato: “Stiamo realizzando questo campus estivo che durerà tre settimane qui a Termoli, e il tutto è stato possibile grazie a dei fondi stanziati dalla Regione Molise per le famiglie che hanno dei soggetti autistici. È già stata data la possibilità di realizzare progetti triennali legati all’inclusione, all’inserimento lavorativo o ad attività sportive, sempre con l’obiettivo dell’inclusione.”

Il campus, iniziato lunedì scorso, proseguirà fino al 18 luglio, offrendo ai partecipanti una vasta gamma di attività: vela, surf, equitazione e visite a realtà sportive locali. Un’occasione non solo di svago, ma anche di integrazione sociale.
“Per la prima volta abbiamo deciso di lavorare anche sulla costa”, ha aggiunto Maddalena, “e grazie alla disponibilità del Circolo della Vela di Termoli, stiamo vivendo un’esperienza bellissima. Qui ci sono anche scuole che stanno svolgendo campus estivi, e l’integrazione tra i nostri ragazzi e quelli delle scuole locali è stata davvero emozionante.”
Un ringraziamento speciale è stato rivolto agli operatori, provenienti sia da Campobasso che da Termoli: “Per la volontà e la passione che ci stanno mettendo. I ragazzi si sono legati subito a loro e partecipano con entusiasmo a tutte le attività. Ci stiamo divertendo tutti, e questo è l’importante, perché quando i ragazzi si divertono, imparano tanto. Questo è il nostro fine.”
Un progetto che unisce educazione, inclusione e divertimento, e che rappresenta un esempio virtuoso di utilizzo dei fondi europei per il benessere delle famiglie e dei ragazzi coinvolti.







