CAMPOBASSO _ La Giunta Regionale con una Delibera adottata il 6 agosto ha autorizzato la costruzione di un nuovo impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti a Montagano. Il provvedimento, al di là delle verifiche tecniche che spettano alle Autorità preposte, rischia di aggiungersi alla sommatoria di iniziative assunte in questo settore senza che si sia mai perseguito un disegno organico per la raccolta differenziata, il riciclo dei materiali, il riuso degli stessi e l’incentivo a contenere le quantità degli scarti civili, industriali e agricoli. Bisogna partire dal fatto che in Molise produciamo ogni anni circa 125 mila
tonnellate di rifiuti nel mentre nelle nostre discariche di Tufo Colonico ( Isernia ), Montagano e Guglionesi, se ne smaltiscono poco meno di 170 mila tonnellate ( dati ARPA del 2008 ). Ciò significa che un quarto dei rifiuti trattati e stoccati in Molise, contrariamente a ciò che dispone la norma nazionale, viene da fuori regione.
A quali condizioni ? Chi ci guadagna e chi ci perde in questa attività di importazione di immondizia ? Sulla raccolta differenziata siamo in coda alle classifiche nazionali e evitiamo ogni cenno alle molteplici attività illegali che si consumano in Molise con smaltimenti di rifiuti tossici e nocivi provenienti da altri territori e che solo raramente sono stati scoperti dalle Forze dell’Ordine. Su questa materia, c’è bisogno di unità d’intenti sia a livello istituzionale che sociale. Serve una collaborazione con gli esperti del settore per aggiornare il nostro Piano Regionale dei Rifiuti tarandolo alle nostre quantità future ma senza ipotizzare piccoli o grandi inceneritori che, oggi, con un tocco di eleganza vengono definiti, Centrali a Biomassa.
Il Termovalorizzatore di Pozzilli è già autorizzato a bruciare 100 mila tonnellate di scarti annui, pari quasi all’intera nostra produzione di rifiuti e quindi costruirne altri sarebbe un errore perché dovrebbero attrarre immondizia da fuori regione per funzionare e abbattere i costi. Quindi l’auspicio è che la Giunta Regionale riferisca in Commissione Ambiente e al Consiglio sulle scelta del nuovo impianto di Montagano e chiarisca i propri obiettivi inerenti l’approntamento del nuovo Piano dei Rifiuti.
Michele Petraroia