Franco Battiato e Lucio Dalla
Franco Battiato e Lucio Dalla
SAN DOMINO _ Sull’Isola di San Domino c’è una strada che termina proprio all’ingresso del Villaggio Touring Club Italiano. Si chiama «via 4 marzo 1943» in omaggio ad una famosa canzone di Lucio Dalla, che l’autore ha intitolato con la propria data di nascita.

Il fatto non è casuale, se consideriamo che il cantautore bolognese è stato per molte stagioni estive ospite fisso della struttura ricettiva del TCI alle Tremiti, anche in compagnia della mamma, quando non disponeva in loco delle proprietà immobiliari che gli procurano al giorno d’oggi malcelata invidia da parte di molti.

Il Comune Isole Tremiti, fiero del proprio ospite più famoso, intendeva in qualche modo fissare un paletto che testimoniasse al mondo la simbiosi affettiva della popolazione isolana con l’artista in questione. Come tutti sanno, questo geniale spirito creativo originario dell’Emilia non è solo un cantante del tutto originale, ma anche straordinario poeta e compositore musicale quanto mai fertile, apprezzato da tutte le platee in Italia e all’estero. L’idea era d’intitolargli una via, ma Lucio Dalla è vivo e la consuetudine civile di ricordare in quel modo gli uomini famosi solitamente si attiene alla prassi di farlo una volta che costoro sono deceduti. Così si è pensato di ricorrere in via di éscamotage alla data di nascita, nella probabile attesa del suo passaggio “a miglior vita”. 

Ricorrendo il 68° compleanno di Lucio, risulterebbe piuttosto di prammatica dedicargli oggi quel consueto quanto stereotipato augurio che tutti conoscono.

Molto più seriamente, vista l’emergenza politica presente, certo di ben interpretare le aspirazioni di molti tremitesi preferirei rivolgere al cantante un accorato invito ad attivarsi, nel limite delle proprie possibilità, per contribuire ad una causa fondamentale per la sopravvivenza del rarissimo paradiso naturale.

Non occorrono solo risorse finanziarie. Quel che meglio importa è il profilarsi di figure straordinarie, dense di carisma, che fungano da esempio quali portatrici di effettivo contributo ideale in un’azione positiva nel supporto concreto al ripristino di un tranquillo benessere generale.

Nello specifico, un artista che molto ha ottenuto dalle Isole Tremiti vede ora la possibilità di donare, in virtù di quell’ ”amore” da lui professato per il territorio. In tale chiave, mi si consenta di osservare che non hanno certo interagito a favore dell’interesse locale talune dichiarazioni pubbliche di Lucio Dalla contenenti frasi , per me infelici, che non ho potuto esimermi dal definire “una stecca”, non certo in chiave musicale, ma nell’ottica di un dialogo attento con la popolazione.

Alludo a quelle opinioni da lui espresse in merito alla minacciata vendita di Pianosa e all’arrivo di Gheddafi in qualità di compratore, con il testuale suggello “Gheddafi mi sta pure simpatico”.

Ecco perché, ritornando al titolo di questo scritto, ritengo che portare alle Isole Tremiti un personaggio del rango di Franco Battiato potrebbe rivelarsi molto più produttivo agli effetti dell’ambiente e dell’economia locale.

Non dimentichiamo che il genio siciliano ha operato nel corso dell’intero anno 2009 a fianco della Fondazione FAI – Fondo Ambiente Italiano, tenendo tutta una serie di concerti di successo enorme il cui ricavo è stato interamente devoluto allo stesso FAI per la sua opera di tutela e valorizzazione dell’arte e della natura italiane.

In tale contesto, il 25 marzo  scorso Franco Battiato è salito sul palco del prestigioso Teatro Massimo di Palermo per un concerto a favore della Fondazione, il cui ricavato è stato utilizzato per mantenere vivo e aperto a tutti il Giardino della Kolymbetra, autentico gioiello archeologico e agricolo situato nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, affidato al FAI in concessione dalla Regione Siciliana dal 1999.

Ritengo inutile specificare l’enorme rilevanza dei vantaggi che potrebbe arrecare alle Isole Tremiti un ulteriore interesse ambientale che andasse eventualmente a toccare nello specifico la sensibilità di Franco Battiato. Altro che l’elogio di Gheddafi !

Articolo precedenteGuardia di Finanza in Comune: acquisiti fascicoli su immobile Del Re
Articolo successivoRinviato carnevale termolese al prossimo fine settimana

1 commento

  1. invidia
    E’ inutile negarlo! Il dott. Fata non riesce a digerire Lucio Dalla. Ma che cosa gli avrà mai fatto il grande cantante bolognese? Il dott. Fata non può nemmeno immaginare, quanto bene abbia fatto e continua a fare in modo discreto e silenzioso Lucio Dalla alla popolazione Tremitese.