A Termoli, città sempre più sporca, dilaga il randagismo. La denuncia arriva dal Capogruppo Nuova Dc Bruno Verini

TERMOLI _ La Politica dell’amministrazione comunale di centrosinistra è talmente deficitaria da non potersi nemmeno definire da cani. Gli ultimi episodi e disagi creati dal dilagare “fenomeno” dei randagismo è sotto gli occhi di tutti come un problema socialmente rilevante ed il randagismo è sottovalutato e preso sottogamba da l’amministrazione Greco. In tre anni e mezzo di mandato nulla è stato fatto di concreto se non collezionare insuccessi, come l’iniziativa dei “kit gratuiti” e la successiva ordinanza sulle deiezioni canine. Un vero fallimento, dimostrato e suffragato dalla sporcizia che strade e marciapiedi testimoniano quotidianamente, il degrado e l’incuria, sinonimo di bruttura urbana, inoltre, sono uno degli aspetti deviarti, poiché sempre più spesso, per l’omessa vigilanza sul territorio comunale, veri e propri branchi circondano persone singole, pedoni, passanti e residenti, sia in centro che in periferia, anche donne e anziani.

Come una segnalazione delle “guardie ecologiche” non sia stata raccolta, per due degli esemplari di color bianco che si vedono nelle foto allegate, forse per non dover caricarsi dell’onere giornaliero dei quindici euro da versare al canile di competenza; anche le riunioni, sotto forma di conferenze di servizio che si sono tenute in municipio, sia con l’Asrem che gli enti coinvolti, vedi Cosib per l’area industriale della Valle del Biferno, si sono risolte in sterili “bolle di sapone”.

Il mio primo intervento è datato settembre 2006, ovverossia 37 mesi fa, recava tutte queste problematiche, che il tempo pare abbia congelato, essendosi i problemi solo acuiti e non certo rimossi.

                                                                                                                                            Capogruppo della DC per le Autonomie 
                                                                                                                                                                  Bruno Verini