CAMPOBASSO _ Si è svolto, nel tardo pomeriggio di ieri, l’incontro convocato dall’Assessore ai Trasporti, Velardi, per discutere sugli ammortizzatori sociali da prevedere per i lavoratori del settore trasporti. L’assessore al Lavoro, Fusco Perrella, ha illustrato ampiamente le azioni che si possono mettere in campo, e che prevedono, in prima battuta, la estensione della cassa integrazione straordinaria anche alla categoria del trasporto pubblico ed altre misure, come, ad esempio, i contratti di solidarietà, estesi anche alle imprese sotto i 15 dipendenti, e come il life long learning. “Si tratta – ha detto l’assessore Fusco Perrella – di una serie molto ampia di possibilità, per ognuna delle quali abbiamo notevoli risorse finanziarie a disposizione. Si tratta di calibrarle e di adattarle alle specifiche esigenze delle aziende di trasporto, ed è questa una delle ragioni di questo tavolo di concertazione, cioè quella di studiare insieme quali misure adottare, in che modo applicarle alle specifiche esigenze di ogni singola azienda e dei lavoratori che ne dovessero essere interessati”.
La riunione di ieri ha dato seguito a quanto già prefigurato nel corso del precedente incontro del 22 febbraio scorso. L’incontro è stato sollecitato ripetutamente dai sindacati e dalle parti datoriali, preoccupate dal gran polverone sollevato in questi giorni dalla riduzione della rete dei servizi di trasporto, operata dalla Regione per effetto della legge finanziaria. Una preoccupazione in qualche modo molto amplificata e volutamente innescata nell’opinione pubblica già da molto tempo, mentre solo nella mattinata di ieri la Giunta regionale ha adottato la delibera di approvazione della nuova rete dei servizi. Su un fatto fondamentale, infatti, è emersa una sostanziale unanimità: tutte le previsioni di licenziamenti di massa sono infondate, perché il dato reale del fenomeno non ancora si conosce e può desumersi solo dalla riorganizzazione dei propri servizi che ogni azienda dovrà fare dopo aver conosciuto i dati della rete di trasporto che costituirà l’oggetto del contratto di servizio di ciascuna impresa. “La fase di definizione e di applicazione dei nuovi contratti di servizio – ha detto l’assessore Velardi – sarà il frutto della permanente concertazione delle tre parti: Regione, Sindacati, Associazioni di categoria delle ditte di trasporto. Sarà questo il momento cruciale di riorganizzazione dei servizi di trasporto e di conseguenza delle imprese, ed anche di valutazione del numero di esuberi che si dovessero verificare. Al momento qualsiasi ipotesi è puramente aleatoria”.
 
I rappresentanti nazionali ANAV e ASSTRA, Ficara e Malena, hanno apprezzato il clima di fattiva collaborazione del tavolo di concertazione e il senso di responsabilità dei Sindacati, preannunciando la piena collaborazione della parte datoriale al processo di riorganizzazione dell’attuale sistema dei trasporti nel Molise e l’ausilio anche tecnico nella fase di organizzazione dei prossimi contratti di servizio. Saranno i vertici nazionali di categoria a seguire direttamente la vicenda Molise, proprio nell’intento di contribuire al positivo metodo di collaborazione riscontrato nella riunione. Contributi stimolanti all’approfondimento dei temi sono stati portati dai rappresentati sindacali: Giuseppe Sardo per la Cisl; Carmine Mastropaolo per la UIL e Pasquale Giglio per la CGIL. Lucia Merlo della CGIL ha riferito di proficue esperienze di applicazione degli ammortizzatori sociali già messi in campo in altri settori e del forte spirito di collaborazione che ha sempre animato il comune lavoro con l’assessore Fusco Perrella.

Questo clima di pace sociale – ha detto l’assessore Velardi – appartiene all’attuale governo regionale, ed è il frutto di un costante lavoro di concertazione che ho portato avanti nel settore dei trasporti. Tutte le ditte sono state incontrate numerose volte e ad ognuna sono state spiegate i motivi e le finalità del processo di riforma avviato. Si tratta di dare seguito a precise normative comunitarie, statali e regionali e nello stesso tempo di prendere atto di una organizzazione dei servizi che non è più adeguata ai tempi, alle esigenze dell’utenza, alle dimensioni aziendali che ormai il mercato impone. A tutto questo si aggiunga la preoccupazione di essere al passo con il federalismo e, dunque, con una finanza radicalmente nuova che potrà porre in crisi un sistema così esposto come quello dei trasporti se non si adottano per tempo tutte le misure che sono necessarie, ma devono prima di tutto essere adeguate e serie. Queste riforme prima erano solo necessarie, perché ispirate dal buon governo, oggi sono obbligatorie, perché imposte da un sistema che marcia verso una finanza che richiede comportamenti virtuosi”.

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