myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

CAMPOBASSO _ “Costruire un aeroporto in Molise non solo è troppo costoso, ma anche inutile dal punto di vista funzionale. E sull’impiego di denaro pubblico, che la Regione ha stanziato per il progetto e che potrebbe, invece, essere investito in altre opere del settore trasporti, serve un controllo del ministro Passera”. E’ quanto chiede il presidente dell’IdV, Antonio Di Pietro, in un’interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti.

“Con una delibera del 1998 si è dato il via al piano di realizzazione dello scalo aeroportuale nella Regione Molise, con l’investimento di 200 milioni di lire. Poi, nel 2006, la giunta di Michele Iorio ha impegnato altri 750 mila euro e nel 2011, con la sua rielezione, Iorio ha promesso che l’aeroporto sarebbe sorto a pochi chilometri di distanza dai Comuni di Cantalupo nel Sannio (IS) e San Massimo (CB). A tutt’oggi l’opera non è stata compiuta, ma continuano a nascere società ad hoc con presidenti e consigli di amministrazione che opzionano terreni, generano incarichi, consulenze, studi di fattibilità per centinaia di migliaia di euro. Anche l’Enac aveva precisato che “la particolare natura del territorio non lascia prevedere livelli significativi da giustificare l’onerosa realizzazione e gestione di un nuovo aeroporto”.

Inoltre, c’è da dire che il Molise, insieme alla Basilicata, è la regione italiana con meno infrastrutture: solo 36 chilometri di autostrada e 23 di binari doppi elettrificati. Allora perché non dirottare il denaro pubblico, predisposto per la costruzione dell’aeroporto, nei lavori per il trasporto su ferro e gomma, rilanciando così il settore? Chiediamo al ministro competente se è a conoscenza dei fatti esposti e se non ritenga opportuno vigilare su quanto sta accadendo”. Di seguito il testo completo dell’interrogazione: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Al Ministro dello Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti per sapere, premesso che: il 12 settembre 2011 la Regione Molise ha approvato la delibera n. 804 che riporta in oggetto “Scalo aeroportuale del Molise – Localizzazione in agro comuni di Cantalupo nel Sannio (IS) e San Massimo (CB). Provvedimenti di programmazione”; la giunta regionale, con delibera n. 1126, già nel 1998, stanziò 200 milioni di lire per la redazione di uno studio di fattibilità “per la realizzazione di una struttura aeroportuale”, individuando il consorzio per il nucleo di industrializzazione Campobasso-Bojano quale Ente attuatore; nel 1999 la Regione individuò il Comune di Sepino (CB) per la realizzazione dello scalo e nacque così una società «Aeroporto di Sepino» che ad oggi risulta ancora «in via di scioglimento»;

la Regione Molise nel 2004 definiva l’aeroporto «indispensabile per contribuire con concretezza alla ripresa economica del Molise»; la giunta di Michele Iorio nel 2006 ha stanziato altri 750 mila euro per il progetto definitivo dello scalo; Michele Iorio, eletto alla carica di Presidente della Regione Molise nel 2001 e confermato nel 2006, non ha portato avanti la realizzazione dell’aeroporto a Sepino mentre – in piena campagna elettorale, prima di essere nuovamente eletto per il terzo mandato consecutivo nel 2011 – ha riconsiderato la possibilità di creare lo scalo molisano che sarebbe sorto, questa volta, a venti chilometri di distanza tra i Comuni di Cantalupo nel Sannio e San Massimo; un aeroporto in Molise è inutile, costoso e pertanto irrealizzabile mentre, nel contempo, continuano a essere create, ancora una volta, società ad hoc con presidenti e consigli di amministrazione che opzionano terreni, generano incarichi, consulenze, studi di fattibilità per centinaia di migliaia di euro. 

L’Enac fa sapere che «in relazione alla prevista domanda di traffico commerciale, la particolare natura del territorio non lascia prevedere livelli significativi da giustificare l’onerosa realizzazione e gestione di un nuovo aeroporto»; lo stesso ente ha autorizzato nella zona indicata dalla Regione la realizzazione di un’aviosuperficie e non di un aeroporto consentendo, così, il volo a velivoli da nove posti al massimo e nessun volo di linea; i piccoli aeroporti d’Italia sono in difficoltà con un crollo, per fare qualche numero, del 90% per Crotone, del 50% a Forlì, del 38% a Bolzano; da Termoli, seconda città della regione, si arriva prima a Pescara con un’ora di autostrada, piuttosto che a Cantalupo; il Molise è con la Basilicata la peggiore regione per infrastrutture: solo 36 chilometri di autostrada e 23 di binari doppi elettrificati -: se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga opportuno vigilare sull’impiego del denaro pubblico che potrebbe essere dirottato sul settore dei trasporti su ferro e gomma con un ritorno senz’altro superiore per l’economia del Molise. Di Pietro

Articolo precedenteSan Timoteo, Petraroia chiede controlli dopo denunce anestesisti
Articolo successivoGoverno Monti: continua la protesta del Presidente della Provincia De Matteis