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Antonio Di Rocco
TERMOLI – Lo scioglimento repentino, non motivato, non anticipato da nessuno degli ospiti della casa del popolo, ne da sinistra e ne da chi lo ha subito, tanto meno da chi lo ha determinato, sta a significare che le motivazioni, perché quelle, forse ci sono e come, non sono confidabili ai titolari della casa stessa e cioè ai cittadini. Se ci fossero stati gli organi di Partito, legittimati dagli iscritti, guardinghi e solerti sulla vita dell’ amministrazione, sul come si governava, su come affrontare le grandi emergenze della città, se e come si stava attuando il programma elettorale divulgato durante le scorse elezioni e si fosse lasciato ad essi il giudizio di vita o di morte dell’ amministrazione Di Brino, sicuramente i cittadini avrebbero preso atto con ragionevolezza di come stavano le cose e informato l’opinione pubblica per eventuale determinazioni.

Se cosi fosse andata allora sicuramente gli uscenti, a cominciare dal Sindaco e tutti quelli di buona volontà, potevano, attraverso approfondimenti e meditazione entro i loro Partiti, riproporsi e ridare alla nostra città un’ amministrazione più coesa, omogenea e vigorosa, magari depurata da coloro di poca disponibilità ed efficienza e poca attitudine al gratuito impegno di governo della città, lasciando spazio ai nuovi volontari, ai giovani e alle donne spinti dall’ amore, dalla passione e dalla capacità di governare la loro città di oggi e di domani. Ma cosi non è andata. La crisi, repentina, si è consumata tutta ed esclusivamente ‘nel palazzo e dal notaio’.

Tutto ciò non ha niente di Democrazia e questo è molto pericoloso. Questa è una brutta patologia della più becere dell’ attuale politica ed è molto contagiosa per chi siede sugli scranni. So per certo che queste considerazioni le staranno facendo anche altri, specie chi ha favorito, chi ha eseguito e chi ora deve ricostruire una sana amministrazione per il futuro di Termoli. Ora sarebbe da evitare un ulteriore affronto ai cittadini che, dopo averli tenuti al di fuori dalla gestione e dalla repentina crisi dell’ amministrazione, qualcuno pensi di riesumare i virtuali Partiti, perche tali sono i Partiti o quasi tutti, facendo dei loro simboli solo elementi di richiamo delle allodole. Non si dovrebbe consentire a nessuno rievocarli per le nuove Liste.

Dovremmo avere il pudore di evitare loro, ai cittadini ulteriori farse di iniziative partitiche di facciata, primarie comprese, magari solo per facilitare il riproporsi. Dovremmo invece saper intercettare la volontà del popolo di Termoli che sono sicuro aspirano ad un rinnovamento della squadra di governo e un radicale modo di amministrare la città e lo si faccia senza il rituale scontro di facciata tra le faide partitiche, ma lo si faccia invece sui contenuti, sui programmi, su come si intende far ripartire la nostra comunità, ricreare lavoro e sviluppo, come utilizzare le vocazioni, le attitudine, le prerogative della nostra gente e del nostro territorio, far riprendere insomma il cammino e il progresso alla nostra comunità.

Noi moderati per natura auspichiamo che tutti quelli di buona volontà e che amano veramente questa città, scevri anche da personali pur legittimi aspirazioni, battano un colpo di assenso, anche se parziale, a questa nostra idea in modo di aggregare un’area politica democratica, libera, moderata e capace, senza estremismi e velleità di contarsi, per costruire una nuova, sana e rinnovata amministrazione alla nostra quasi disastrata città, dobbiamo ripristinare un governo di popolo per il popolo di Termoli. Insomma, un vento nuovo invada la nostra Termoli.

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