TERMOLI _ Gli stabilimenti balneari si preparano allo sciopero che comportera’ la chiusura delle spiagge. Lo rende noto la Federazione italiana imprese balneari (Fiba) Confesercenti, che in un comunicato spiega come la ”dura presa di posizione della federazione” e’ stata presa ”rispetto all’inerzia e all’assenza di confronto con il Governo sul decreto legislativo – di presunta prossima emanazione – che regolera’ le concessioni demaniali turistiche”.

La giunta nazionale della federazione, riunitasi ieri a Roma, conferma lo stato di agitazione della categoria e propone una chiusura delle spiagge da effettuarsi entro la fine di luglio. L’obiettivo, si legge nella nota: ”e’ quello di organizzare una manifestazione su tutte le coste italiane, per un sabato, con la possibilita’ di una replica anche durante il mese di agosto. La federazione- conclude- concertera’, a breve, con le altre organizzazioni tempi e modi di attuazione della protesta”.

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5 Commenti

  1. bolkestein
    Finalmente chiudono . non ci credo nemmeno se li vedo sopratutto quelli di campomarino hanno il monopolio e se lo tengono stretto stretto attacando chiunque voglia intraprendere l’attivita’ e precludendo la vita delle attività che si trovano nel centro del paese tutto a me e niente a te…

  2. tutto a me
    ci sono dei signori che hanno fatto una domandina in carta semplice ed hanno ottenuto una licenza in concessione. Da quel momento sono diventati dei ricchi imprenditori balneari, padroni del demanio pubblico senza concorrenza e senza meriti.
    Ora l’europa ci manda a dire che ogni concessione deve essere data con una regolare gara d’appalto perchè così usa in europa e così fanno i nostri imprenditori che ne so, in germania o inghilterra. No. Non va bene. Loro si sentono i padroni e non si può fare.
    Ma il problema è che nessun padre gli ha lasciato in eredità quel pezzo di spiaggia, e il fatto di averlo diviso fra fratelli e cognati non ne rende un bene di proprietà privata. Quindi rassegnatevi. Nel 2016 se volete la spiagga fate la regolare gara d’appalto. Dopo aver sbarraccato tutte quelle costruzioni orribili, naturalmente.