CAMPOBASSO – E’ del 31 luglio 2014 il pignoramento eseguito presso una banca locale dagli Avv.ti Aldo e Carmine De Benedittis del Foro di Campobasso. I FATTI. Con una sentenza del Tribunale di Campobasso una banca locale veniva condannata a restituire oltre 200.000,00 euro ad un correntista in conseguenza dell’illegittima applicazione della capitalizzazione trimestrale degli interessi,spese e commissioni di massimo scoperto,oltre interessi legali e spese processuali. Non avendo avuto riscontro, gli Avv.ti De Benedittis provvedevano a notificare l’atto di precetto intimando il pagamento di quanto dovuto entro 10 giorni dalla notifica ,pena il pignoramento delle somme. Neanche davanti a questo atto formale la banca ha inteso restituire il maltolto.
In data 31 luglio l’Avv. Aldo De Benedittis si recava, con l’Ufficiale Giudiziario di Campobasso, presso la sede dell’istituto di credito,per procedere al pignoramento delle somme intimate con l’atto di precetto. Cosa questa,di fronte al rifiuto di pagamento, prontamente effettuata dall’Ufficiale Giudiziario al quale la banca consegnava un libretto di deposito a risparmio. “Ora passeremo immediatamente alla fase di assegnazione con apposita istanza al Giudice dell’Esecuzione di Campobasso.”

Questo episodio riveste un’importanza notevole poiché nella fattispecie è coinvolta una banca. Le banche quando devono avere dai correntisti non perdonano, soffocandoli con decreti ingiuntivi,atti di precetto,pignoramenti mobiliari ed immobiliari,mettendo letteralmente in ginocchio gli stessi. Quando sono loro a dover pagare ( o meglio,a restituire quanto illegittimamente percepito) oppongono resistenza e fanno del tutto per ritardare la restituzione. Noi non ci fermeremo qui e continueremo questa battaglia contro i poteri forti al fine di tutelare i correntisti e gli oppressi dal sistema bancario e per il rispetto della legalità,grazie anche alle numerosissime sentenze emesse in Italia e ad una giurisprudenza ormai consolidata in materia Chi ha avuto nel corso degli anni passati scoperti di conto corrente con contratti stipulati prima del 2000 può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche!

Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già estinti, purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni) purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto).

Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo! Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti. Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica del Decreto Ingiuntivo.  Chi ha avuto nel corso degli anni passati scoperti di conto corrente con contratti stipulati prima del 2000 può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche! Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già estinti,purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni) purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto).

Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo! Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti. Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica del Decreto Ingiuntivo. Per ulteriori informazioni rivolgersi allo Studio Legale De Benedittis in Via Mazzini n.40/B,86100 Campobasso – Filiale ADUSBEF onlus tel./fax 0874/66599 — 0874/698473 – e-mail: aldo.de.benedittis@alice.it oppure avv.debenedittis@tin.it

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