TERMOLI – “E’ ora che la classe politica locale si levi a difendere il Molise dagli attacchi gravi che sono arrivati dai grandi giornali nazionali e che sono stati ripresi anche dagli organi di informazione molisani”. Tiziano Pizza, commissario della Confcommercio di Termoli, alza la voce per portare l’attenzione su un tema che rischia di aggravare la già difficile situazione economica del Molise ma anche di minare la sua autonomia regionale.

“E’ stato davvero grave, ma qui in regione è passato sotto silenzio da parte dei nostri amministratori, l’attacco sferrato dal Corriere della Sera – e amplificato dalle testate regionali – che in piena stagione turistica ha definito con leggerezza il mare di Termoli come il più inquinato d’Italia, generando l’equivoco che le sue acque non siano balneabili. Bisogna ricordare invece che le rilevazioni di Goletta Verde sulle quali si basa l’articolo in questione, sono state fatte alle foci dei fiumi – notoriamente non rientranti tra le acque destinate alla balneazione – e in un periodo di pioggia, in cui la concentrazione batterica è più elevata. Per il resto giova rammentare che le località balneari molisane hanno più volte ricevuto la Bandiera Blu d’Europa, testimonianza della qualità delle acque e della ricettività locale. Inutile dire che da tutte queste voci, il cui effetto è stato quello di spingere molti a disdire le prenotazioni effettuate, è derivato ai balneatori e ai commercianti in genere un grave danno economico, che ha ulteriormente ampliato gli effetti negativi di una stagione estiva già caratterizzata dallo scarso afflusso di turisti”, dice ancora Pizza.

L’ipotesi di Pizza, condivisa anche da Pietro D’Andrea della Fiba Confesercenti, dal rappresentante degli albergatori Nicola Giorgione, dal presidente e dal vicepresidente del Sib, Massimo Balante e Domenico Venditti, è che sia in atto un processo volto a smontare, pezzo dopo pezzo, l’autonomia regionale. “Se pensiamo che le principali istituzioni molisane sono in fase di destrutturazione – si pensi all’annunciata chiusura della Corte d’Appello solo per fare un esempio – è chiaro che c’è l’interesse di qualcuno a isolare il Molise e a distruggerne l’economia per poter poi sostenere che non può più reggersi da solo. Questa tendenza, in atto da tempo, va contrastata dalla nostra classe politica che però, mentre sulla Corte di Appello ha fatto sentire la sua voce, sul tentativo di affossare l’economia territoriale non ha speso una sola parola”. “Il nostro appello è dunque all’intervento da parte della Regione affinché non venga distrutta la programmazione anche futura delle stagioni balneari e alle amministrazioni comunali affinché ricevano balneatori e commercianti per discutere del fallimento di questa stagione e condividere le difficoltà legate anche alle scadenze del pagamento delle tasse. Infine, ci aspettiamo una presa di posizione forte e precisa contro chi intende abbattere, colpo dopo colpo, l’autonomia conquistata in passato e con sforzi enormi dal Molise”.

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3 Commenti

  1. quale autonomia regionale?
    E’indubbio che la demolizione dell’apparato governativo è in atto da tempo. La regione molise è commissariata.
    A tutti gli effetti non esistono più regole certe che permettano ai nostri amministratori di salvaguardare quel poco di buono che è rimasto.
    Parlo della piccola imprenditoria, dell’artigianato del settore turistico.
    Stiamo purtroppo rincorrendo e a mio avviso senza speranze, un fulgido ritorno dei tempi d’oro,quando tutto era possibile.In questo momento purtroppo la degenerazione delle politiche nazionali, la svendita della sovranità, uccide i piccoli. Noi molise siamo piccoli e saremo nostro malgrado sacrificati, con buona pace degli amministratori dei cittadini e di chi credeva in un futuro pulito.

  2. ma quale autonomia
    in questa regione politici e molisani hanno usato il detto zompa chi puo’ e si sono mangiati ceci galli e galline, quindi ben venga la fusione con l’abruzzo ( sempre se ci rivogliono) e speriamo solo di non fonderci con gli zulu’ della daunia . questa regione l’hanno uccisa sia i politici ma anche noi molisani

  3. opinionista
    Sarebbe ora che Molise venisse aggregato all’Abbruzzo. Non c’è motivo che il Molise continui ad essere autonomo, si fanno gli interessi solo della casta politica e dei loro compari e portaborse che rimpinguano i loro guadagni. Invece i comuni mortali molisani continuano sempre ad essere penalizzati. Quindi ben venga l’annessione all’Abbruzzo o le macroaree.