PetraroiaMicheleCAMPOBASSO – La concomitante seduta della Giunta Regionale mi preclude di seguire l’interessante seminario promosso a Termoli sul tema “Il Molise tra autonomia e macroregioni” ma colgo l’occasione per inviare un rapido spunto su una materia di stringente attualità e particolarmente delicata per la nostra comunità regionale.

Concordo sulla strategia di ricercare una cooperazione rafforzata ai sensi delle vigenti norme della Carta Costituzionale con Abruzzo e Marche per condividere scelte progettuali di ampio respiro senza compromettere il prezioso mantenimento dell’Autonomia Istituzionale del Molise specie dopo la soppressione delle Province e la cancellazione delle Comunità Montane.

Su questo percorso nel recente passato si è manifestata una positiva attenzione dell’Abruzzo e una sostanziale indisponibilità al confronto dell’allora Presidente delle Marche, ma l’evoluzione del quadro costituzionale ed il riordino amministrativo avviato dal Governo sollecitano un tempestivo rilancio della proposta onde contribuire fattivamente ed in modo dinamico agli indispensabili cambiamenti degli assetti istituzionali senza confondersi però con una perniciosa ipotesi di neocentralismo statale su cui molto ci sarebbe da scrivere circa i fenomeni di immoralità e di inadeguatezza.
Ipotizzare sic et simpliciter che tutto ciò che è nazionale, funziona ed è efficiente, amplificando l’interessata vulgata che tutto ciò che è sussidiarietà territoriale, ente locale o regione, è di per sé inefficace, dispendioso e fallimentare, è errato.

Certamente c’è da riflettere sull’oggettivo limite dell’azione istituzionale regionale dopo le modifiche del Titolo V della Costituzione e non per nulla bisogna ripensare le materie di competenza esclusiva o a potestà concorrente tra lo Stato e le Regioni.
Trovo condivisibile ed esprimo apprezzamento per la saggia sensibilizzazione culturale promossa dal Coordinamento “Libertà e Giustizia” che stimola ad innalzare il livello del confronto nel nostro territorio per contribuire a scrivere a quattro mani un nuovo assetto istituzionale che non penalizzi i cittadini e non si limiti a riportare le lancette della storia agli anni 50 del secolo scorso.
L’Assessore Michele Petraroia
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