TERMOLI _ Nel pomeriggio del 22 gennaio il direttore di Info @ Consumatori Massimiliano Orlando e l’Avv. Michele Vitale si sono recati presso la sede della società Gas Service Plus, in Via India a Termoli, che funge da punto dialer Italcogim, per avere chiarimenti in merito all’addebito del deposito cauzionale presente nell’ultima bolletta degli utenti che non hanno attivato il rid bancario o che sono risultati morosi.
Giunti per chiedere chiarimenti _ afferma Orlando _, è stato per noi sorprendente apprendere che anche l’operatrice allo sportello è in attesa di chiarimenti dalla sede di Bari della Italcogim, la quale è in attesa di chiarimenti dalla sede nazionale di Milano. In 30 minuti di permanenza presso gli uffici del Punto Italcogim abbiamo avuto modo di assistere ad uno spettacolo indecente. Cittadini esasperati perché hanno ricevuto bollette con conguagli e voci incomprensibili; solleciti di pagamento con minacce di distacco della fornitura per bollette mai ricevute; interessi e more su bollette recapitate in ritardo, in seguito all’affidamento del servizio di consegna da parte di Italcogim ad un’azienda privata; la richiesta del deposito cauzionale;l’addebito di consumi non effettuati, nonostante la comunicazione puntuale della lettura da parte dell’utente. Un via vai di cittadini inviperiti e stanchi di continue vessazioni e richieste di denaro da parte di aziende ed enti pubblici. E gli anziani? e chi non ha possibilità di difendersi da solo? e soprattutto…chi non ha tempo da perdere?
DEPOSITO CAUZIONALE Secondo l’Avv. Michele Vitale, l’addebito cauzionale richiesto da Italcogim contrasterebbe con la delibera n. 229/01 dell’Autorità che, all’articolo 11 comma 1, specifica: “L’esercente può richiedere al cliente, all’atto della stipulazione del contratto di vendita, il versamento di un deposito cauzionale o la prestazione di equivalente garanzia. ” Inoltre, i nuovi contratti proposti ai clienti dall’Italcogim, riportano chiaramente al punto 5 – Garanzia, la seguente clausola: “L’importo relativo al deposito cauzionale sarà addebitato dal fornitore al cliente nella seconda fattura emessa……” Pertanto, non trattandosi né dell’atto della stipula del contratto, né della seconda fattura emessa, la richiesta di Italcogim non solo sarebbe in contrasto con la delibera dell’Autority, ma lo sarebbe anche con lo stesso contratto che l’azienda fa sottoscrivere ai clienti.
E’ per questo che l’Avv. Michele Vitale e Orlando invieranno, in giornata di martedi, un dettagliato esposto all’Autorità Garante per l’Energia ed il Gas, informando dei fatti la Procura della Repubblica competente. L’esposto sarà inviato per conoscenza anche a tutti gli organi di informazione locali e nazionali, nonché alle principali associazioni dei consumatori ed ai programmi televisivi che si occupano di informazione al consumo. L’Avv. Michele Vitale afferma:“Chiederemo all’Autorità Garante, dopo averla informata dei fatti con ampia documentazione cartacea, di interpretare il comportamento dell’Italcogim e di verificare se lo stesso sia in contrasto con la delibera 229/01 e con le clausole contrattuali sottoscritte dagli utenti. In questo caso inviteremo il Garante ad imporre all’azienda la restituzione del deposito cauzionale”.
ANTICIPI SUI CONSUMI Ma non è finita qui. L’azienda ha chiesto in bolletta anticipi sui consumi. Può farlo? No. Anche in questo caso si configura un evidente contrasto con la delibera 229/01. L’articolo 11.2 impone infatti che: “L’esercente non può richiedere al cliente alcuna somma a titolo di anticipo sui consumi”. La cosa è molto grave anche perché, dal 1 gennaio 2009, fino a 498 metri cubi, l’iva sulle accise è ridotta dal 20 al 10%. Perché anticipare soldi in più in attesa di un successivo conguaglio in bolletta? L’azienda è in difetto e non può rifiutarsi di effettuare la rettifica. Lo conferma l’addetta del Punto Italcogim:
In caso di anticipi su consumi gli utenti possono chiamare il numero verde o raggiungere i nostri uffici chiedendo il blocco della fattura e comunicando l’effettiva lettura. In un paio di settimane arriverà un aggiornamento della posizione ed un nuovo bollettino. Quanto al deposito cauzionale invece è possibile solo effettuare una richiesta di rimborso spiegandone le motivazioni. Noi la inoltreremo per via telematica in tempo reale alla sede centrale che valuterà la motivazione”.
Massimiliano Orlando: “Nonostante ci appaiano illegittime sia la richiesta di deposito cauzionale che il pagamento di anticipi su consumi, l’azienda ha comunque emesso una fattura. Non pagandola si rischierebbe la morosità ed il distacco del servizio. Consigliamo pertanto, per il deposito cauzionale, di inoltrare una richiesta formale di riaccredito al numero verde o alla sede del Punto Italcogim. Per gli anticipi su consumi si può invece chiedere il blocco della fattura e ricevere, in un paio di settimane, un bollettino corretto. Tutto questo in attesa degli esiti del nostro esposto e del pronunciamento del Garante, o in attesa di un mea culpa dell’azienda.
C’E ANCHE UN’ALTRA STRADA Ma c’è anche un’altra strada, quella del cittadino che dice: ADESSO BASTA!!! e che si chiede: PERCHE’ LORO POSSONO ADDEBITARMI ANTICIPI SU CONSUMI AD IVA MAGGIORATA ED IO, SE TRATTENGO FINO A CHIARIMENTI IL DEPOSITO CAUZIONALE, PAGANDO PARTE DELLA BOLLETTA, RISULTO MOROSO E RISCHIO IL DISTACCO? Un cittadino in fila alla sede Italcogim, quello all’apparenza più calmo e sereno di tutti, ci dice:”652 metri cubi, ad un costo di 0,0985 centesimi a mc fa 64,22 € che, aggiunta l’iva al 20 % fa 77 €. Io adesso chiedo che mi si ricalcoli la bolletta perché mi hanno addebitato 652 metri cubi in più. Non si possono rifiutare. Lo fanno a tutti. E se vogliono controllare a casa non ci sono quasi mai. In questo modo, fino a quando decideranno il da farsi, sarò io e non loro a trattenere i soldi. Mi servono per mangiare.
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