Il Sindaco di Termoli Di Brino ha dichiarato di essere concorde con la Provincia contro il rinnovo dell’autorizzazione ambientale alla centrale turbogas

Antonio Di Brino TERMOLI _ Questa mattina l’Assessore all’Ambiente Michele Borgia ha partecipato alla riunione convocata dal Comune di Termoli per discutere la problematica riguardante il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale turbogas della Sorgenia S.p.A.. All’incontro, cui erano presenti oltre al Sindaco Di Brino e all’Assessore comunale Leone anche i tecnici di Provincia e Comune, l’Assessore Borgia ha ribadito la posizione dell’Amministrazione provinciale già enunciata lo scorso 17 dicembre a Roma in sede di conferenza di servizi presso il Ministero dell’Ambiente, laddove fu in modo netto e puntuale espresso parere non favorevole al rinnovo dell’AIA in attuazione del “principio di precauzione” legato alla salvaguardia del cosiddetto corpo idrico recettore posto immediatamente a valle del depuratore del Nucleo Industriale della Valle del Biferno di Termoli.

Tale decisione scaturisce dal fatto che tenuto conto che lo scarico (SF1) della centrale confluisce in detto impianto e che dalla lettura del regolamento consortile non si evince se i limiti di accettabilità degli affluenti industriali inviati al depuratore, di cui alla tabella “S” del citato regolamento, sono stati definiti per il successivo scarico “in corpo d’acqua superficiale” o a “mare”.

E’ di tutta evidenza che, poiché le centrale termoelettrica rilascia nella rete fognante consortile quantità significative di cloruri e di solfati, se essi non sono opportunamente trattati nell’impianto di depurazione consortile, e, quindi, ricondotti ai limiti previsti per lo scarico dei reflui in acque superficiali, non garantiscono appieno la salvaguardia e la tutela del corpo idrico recettore e delle specie ittiche e faunistiche in esso viventi. A tale riguardo l’Assessore Borgia ha anche fatto presente che, essendo stata rilasciata di recente al COSIB autorizzazione allo scarico in “corpo idrico superficiale artificiale” (D.D. n. 3059 del 14.12.2010), sono stati richiesti all’ARPA Molise dati analitici riferiti alla quantità di cloruri e solfati presenti nello scarico anche al fine di dare attuazione a quanto richiesto dalla conferenza di servizi nella citata riunione dello scorso 17 dicembre.

Con l’occasione l’Assessore Borgia ha anche replicato alle affermazioni dell’Assessore comunale Leone secondo cui la Provincia di Campobasso nella vicenda in questione sarebbe stata scorretta in quanto non avrebbe assecondato la richiesta del Comune di Termoli di rinviare, causa neve, la riunione romana del 17.12.2010 ed avrebbe sollevato anche in modo autonomo “nuove osservazioni senza condividerle preventivamente con gli Enti Locali”. Su questo l’Assessore Borgia ha rilevato che la conferenza di servizi è stata convocata dal Ministero dell’Ambiente , titolare del procedimento AIA, e che quindi lo stesso Ministero avrebbe semmai dovuto rinviare tale seduta e non la Provincia. In ogni caso, ha precisato Borgia, la conferenza di servizi ha ritenuto di dover aggiornare i lavori e la decisione finale alla metà del prossimo mese di febbraio sia per acquisire i dati analitici sui cloruri ed i solfati che per dar modo al Comune di Termoli ed alla Regione Molise, assenti alla riunione del 17.12.2010, di poter presentare le proprie osservazioni.

Per quanto attiene, invece, alle osservazioni presentate dalla Provincia e che secondo l’Assessore Leone dovevano essere preventivamente condivise con gli altri Enti Locali, l’Assessore Borgia ha ribadito che esse sono riconducibili esclusivamente alle competenze istituzionali della Provincia (autorizzazione allo scarico). Ovviamente, essendo il procedimento AIA previsto e disciplinato per legge, è di piena evidenza l’infondatezza delle affermazioni di Leone, secondo il quale la Provincia di Campobasso: …“aveva il compito di costituire una cabina di regia di livello territoriale per valutare il rinnovo dell’autorizzazione”. Dopo tali chiarimenti, a conclusione della riunione anche il Comune di Termoli ha ritenuto di dover condividere presso il Ministero dell’Ambiente la posizione assunta dalla Provincia di Campobasso.

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