Questo il testo del documento:
In merito alla comunicazione inoltrata il giorno 8 aprile 2015 – anche al Sindaco – da parte della Corte d’Appello di Campobasso avente ad oggetto “Funzionamento Ufficio del Giudice di Pace di Termoli”; considerato in sintesi – che nella detta nota viene rappresentato che il Giudice di Pace di Termoli, nella persona dell’Avv. Giancarlo Casale, ha lamentato numerose difficoltà inerenti i servizi di cancelleria nonché assenza di professionalità adeguate derivanti soprattutto dalla insufficienza della formazione del personale dipendente comunale; – che gli stessi dipendenti del comune di Termoli si sono rifiutati, sempre a detta del Giudice coordinatore dell’ufficio, di essere immessi nel possesso delle loro funzioni;
– che il Giudice Giancarlo Casale ha richiesto, nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza, di valutare la immediata chiusura dell’ufficio ed il trasferimento delle competenze al corrispondente ufficio del giudice di pace di Larino, salva diversa disposizione del ministero della giustizia; considerato ancora
– che il Presidente della Corte di Appello di Campobasso dott. Francesco Infantini precisa nella detta nota quanto segue: “Quanto fin qui rappresentato è meritevole di attenta valutazione e pertanto rende necessario, ancora una volta, un mio intervento finalizzato a garantire il funzionamento di un presidio giudiziario che opera in un territorio di significative dimensioni (33.478 abitanti nel comune di Termoli più altri 11.742 nei tre comuni che rientrano nella competenza di dell’ufficio), sicché la sua soppressione determinerebbe negative conseguenze per l’intero bacino di utenza”;
– che il Presidente della Corte d’Appello ritiene tuttavia che, ove dovessero permanere le dette criticità prenderà atto, suo malgrado, dell’impossibilità di far permanere il detto ufficio a Termoli; ritenuto – che lo stesso Presidente della Corte d’Appello, nel richiamare la nota prot. 2694 del 20.01.2015 con la quale il Sindaco di Termoli assicurava “la fattiva e leale collaborazione… al fine di supportare il Giudice di Pace nell’avvio del nuovo assetto gestionale”, chiede allo stesso Sindaco di porre in essere le iniziative ritenute necessarie per garantire le normali attività del Giudice di Pace di Termoli che, per espressa volontà dell’amministrazione comunale, è stato mantenuto in vita ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 156/2012; tenuto conto che risulta inaccettabile una tale situazione considerati gli sforzi posti in essere ad oggi per non far sparire l’ultimo presisio di legalità nel territorio comunale.
Tanto premesso ed ai sensi dell’art. 49 comma 7 del Regolamento del consiglio comunale, il sottoscritto INTERROGA il Sindaco per conoscere; 1. le sue intenzioni in merito alla permanenza o meno dell’ufficio del Giudice di Pace di Termoli e soprattutto quale risposta intenderà inoltrare al Presidente della Corte d’Appello;