“Mi sembra opportuno precisare che il consigliere Gatti, prima di accusare di “pressapochismo” l’Amministrazione della quale facciamo parte, debba farsi un esame di coscienza vista la difficoltà che ad oggi traspare sulla sua esatta collocazione politica e soprattutto partitica. Tra l’altro, non ci risulta una presenza assidua e fattiva della consigliera, sia durante le commissioni, sia durante i consigli comunali, dove il più delle volte fa la sua comparsa per poi svanire nel nulla.
Tanto per usare un gergo legale credo sia opportuno che le sue “deduzioni” vengano esplicitate in “contraddittorio”, al fine di permettere alla controparte di poterle ribattere! Questo principio è del tutto ignorato dal consigliere Gatti, tant’è vero che nei verbali delle commissioni svolte sull’argomento non vi è traccia di un suo intervento di critica o di proposta nei confronti della questione, mentre in Consiglio, in sede di discussione, non ha assolutamente proferito parola dimostrando di prestare poca attenzione agli argomenti trattati.
Passando al merito della questione, credo sia opportuno ricordare come la questione Nidaco sia inserita all’interno della scatola cinese della Tua, la società di trasformazione urbana di cui si discute da circa tre anni, che nel periodo che va dal 2003 al 2009 ha causato al Comune di Termoli perdite per circa 1 milione di euro; una problematica affrontata unicamente da questa Amministrazione che ha provveduto a sciogliere la società in modo da evitare ulteriori danni finanziari. Per quanto concerne il provvedimento di autotutela adottato in Consiglio, contrariamente a quanto sostenuto dal consigliere Gatti, lo stesso non è conseguente ad un atto “valido e tecnicamente vincolante”, visto che al decreto firmato nel 2006 dal commissario prefettizio mancava il presupposto della Vas per la legittimità della procedura del piano di riqualificazione.
La revoca in autotutela non è altro che un atto conclusivo di un iter procedimentale imposto dalla sentenza emessa dal Tar, supportato, altresì, dal parere pro veritate del Professor Scoca. La nostra idea di miglioramento della città nasce dall’esigenza di rendere più fruibili il parcheggio multipiano di via Campania, per ciò che concerne il centro cittadino, ed il parcheggio antistante il Cimitero comunale al fine di decongestionare il traffico che puntualmente si crea sul lungomare nord durante il periodo estivo.
Questa tesi è stata rafforzata anche dal tecnico che si sta occupando del nuovo Piano Urbano del Traffico, il quale ha ritenuto poco utile la realizzazione di tale struttura in piazza Sant’Antonio, visto che a breve inizieranno i lavori per la riqualificazione del centro cittadino (piazza Vittorio Veneto, corso Nazionale e lungomare nord); interventi di natura strutturale che nulla hanno a che vedere con le tante chiacchiere portate avanti negli ultimi trent’anni e che certamente renderanno più vivibili le zone centrali della città. Per tale motivo, invito per il futuro il consigliere Gatti ad essere più partecipe verso le questioni che coinvolgono la città con proposte concrete, visto che la stessa interviene sugli argomenti trattati in Consiglio solo a posteriori, attraverso la divulgazione di sterili e strumentali comunicati stampa poco fattivi per il bene della collettività e della programmazione cittadina. Infine, si ricorda che le commissioni consiliari, nate per organizzare al meglio il lavoro del Consiglio comunale, per regolamento hanno parere consultivo e non sono volte alla predisposizioni delle delibere di Consiglio”.
