Sono purtroppo fatti incontrovertibili: invito il Senatore a consultare il Bilancio dell’Arpc, a verificare i costi e le scelte quantomeno irrituali compiute, a leggere i “contratti tipo” stipulati all’indomani dell’esito delle selezioni concorsuali al vaglio (ormai è acclarato, vero Senatore?) di una inchiesta della Procura della Repubblica. Spiace verificare l’estrema superficialità con la quale si affrontano tematiche che hanno evidenti ripercussioni, e su questo non posso che dare ragione al nostro autorevole esponente in Senato, sulla vita di migliaia di molisani. Sì, perché ci sono anche migliaia di persone che dopo 12 anni trascorsi tra emergenza, ordinarietà, promesse e paroloni da campagna elettorale, vivono ancora fuori dalle proprie case!!! Ha mai visitato, il Senatore che adesso è anche parte della maggioranza allargata del Governo Letta, i comuni del cratere sismico, quelli extra cratere? Ha mai sentito il dovere di incontrare chi vive la precarietà di vita da 12 anni?
Ha mai toccato con mano cosa hanno prodotto il lassismo di questo decennio, le promesse fatte e mai mantenute, la smania di creare ogni strapuntino utile per il “bisognoso” di turno? Si è reso conto che così facendo sono state letteralmente soffocate le tante professionalità presenti nell’Arpc, alle quali è stato impedito di svolgere il proprio lavoro con coscienza? Il tempo delle illusioni, dei giochi di prestigio nello spostare i fondi e nel far lievitare le somme a disposizione è finito. In un anno sono stati impiegati circa 5 milioni di euro per la gestione del personale. La somma a disposizione per i prossimi 5 anni è identica. Non trova, il senatore, che nell’evidenza di questo dato ci sia la vera storia dell’Arpc? Tristi verità dalle quali il senatore della Repubblica, Ulisse Di Giacomo, preferisce scappare. E pure a gambe levate.
Salvatore Ciocca
vera solidarietà
In previsione delle prossime elezioni è già cominciata la campagna elettorale. Questa volta si “gioca” sulle problematiche dei lavoratori, già precari, dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile e tutti si adoperano per trovare soluzioni per illudere ancora gente che pur consapevole di aver lavorato con chiarissimo contratto a tempo determinato spera di continuare a lavorare sempre a tempo determinato fiduciosa della promessa (fatta da chi?) che prima o poi sarà stabilizzata senza concorso o con un concorso farsa.