TERMOLI – A rischio la consegna di ramoscelli d’ulivo durante la domenica delle palme a causa del proliferare della “Xjlella fastidiosa”, il patogeno responsabile del disseccamento rapido degli ulivi, vettori dell’infezione. E’ quanto denuncia la Coldiretti Molise che sottolinea come in Puglia ed in Salento, c’è la preoccupazione per la prima settimana Santa, in cui, nella zona focolaio di infezione, non saranno distribuiti i rametti nella domenica delle palme. Il Copromo, Consorzio Produttori Olivicoli Molisani spiega che: “la schiusa delle uova della cosiddetta “sputacchina”, insetto vettore della diffusione della malattia, inizierà proprio nei giorni che precedono la Pasqua, ed occorrerà più attenzione nel monitorare quanto sta accadendo in Puglia e nel Salento, rafforzando i controlli ed attivando finalmente l’embargo per le aree da cui proviene il batterio, come ad esempio il sud America, con un adeguato periodo di quarantena delle piante provenienti dai focolai di infezione e dai Paesi extra Unione Europea, al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto”. Nessun timore per gli uomini e la qualità dell’olio che non viene toccata.

“Vi è, invece, un grande rischio per il paesaggio, l’ambiente, l’economia ed il lavoro nell’olivicoltura e nell’indotto, tanto che la stessa Regione Puglia ha emanato misure obbligatorie per la lotta al patogeno, che prevedono, tra l’altro, nella zona infetta interventi di potatura per eliminare parti sintomatiche infette con distruzione del materiale di potatura, attraverso bruciatura o uso in biomassa”. Coldiretti Molise pur invitando ad evitare spropositati allarmismi, sollecita le strutture tecniche della Regione Molise, gli altri Enti competenti nella sorveglianza fitosanitaria e gli operatori olivicoli ad una maggiore attenzione e monitoraggio degli oliveti e ad una maggiore cautela nell’approvvigionarsi di piante di olivo.

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