Il circolo di Termoli del Pd: “Non ci riconosciamo nelle azioni e nello stile di questa Amministrazione“

Questo anche alla luce di perplessità condivise ed espresse in maniera trasparente da settori dell’opinione pubblica della sinistra e del centro-sinistra termolese e da amministratori della stessa maggioranza che avevano annunciato addirittura una ‘fuoriuscita’ dalla stessa.
In realtà ci vediamo costretti a prendere atto della protervia con cui si continua a proporre un metodo amministrativo
Il Partito democratico aveva espresso viva preoccupazione per questa deriva. Ma i suoi appelli, le sue prese di posizione, le iniziative di persuasione sono purtroppo risultate vane. L’ultima in ordine di tempo il tentativo di ‘ricomporre’ l’unità degli eletti che gravitano attorno al PD. Il nostro obiettivo era quello di rilanciare l’amministrazione riconducendola sul sentiero della democrazia partecipata, riaprendola al dialogo sociale e politico in un momento dove occorre compattezza ed unità, innanzitutto delle forze riformiste.
Per far fronte ad una crisi senza precedenti e dare maggiori certezze alle classi popolari colpite dalla crisi dei consumi, ed al sistema della PMI alle prese con i problemi di una ristrutturazione da cui dipenderà il futuro della nostra terra, certezze ai più che le vanno cercando. La rappresentanza degli eletti in quota PD, fatto salvo le eccezioni di Paparella e Colella, ha ritenuto di proseguire convintamente lungo il sentiero fin qui tracciato da Greco, discostandosi dalle indicazioni politiche del Partito Democratico e mettendosi da soli fuori dal PD.
Ne prendiamo serenamente atto. Ma nel contempo ribadiamo, con altrettanta serena convinzione, che l’eletto non rappresenta se stesso ma una idea di società di cui il partito è portatore e garante. Regola fondamentale ed alla base della adesione ad un partito. Chi ritiene di non condividerla non solo non può pensare di rappresentare il partito, ma tantomeno di farne parte.
Per quanto ci compete, alla luce della perseveranza ‘autoritaria’ di Greco, ci vediamo costretti a togliere il sostegno a questa amministrazione. Per la semplice constatazione che non ci riconosciamo nelle sue azioni e nel suo stile. E ci riposizioniamo riconquistando la nostra autonomia critica e morale di forza nata per cambiare in meglio l’esistente. Distinta e distante dalle strumentalizzazioni populistiche e personalistiche dell’IDV, che costituisce la vera ed autentica anima di questa amministrazione e del gruppo-corporazione che si è posto alla sua guida.
Il Circolo di Termoli