Conferenza Stampa della minoranzaIl documento è stato firmato anche dal Consigliere comunale Luigi Leone, di recente uscito dalla maggioranza.

TERMOLI _ I Consiglieri comunali di minoranza hanno illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa la mozione di sfiducia presentata al Sindaco Vincenzo Greco sottolienando una serie di motivazioni, le principali, che li hanno condotti al “grande passo”. L’ex Sindaco di Termoli Alberto Montano è stato categorico nel suo intervento: “il conflitto di interessi di Greco come sindaco e notaio che continua ad interessarsi di compravendite immobiliari non può continuare. Questo è vero all’indomani della sentenza del Tar Molise che ha riconosciuto gli abusi edilizi a nostro avviso gravi che hanno riguardato alcune opere realizzate nel suo studio notarile, la vasca a forma di mezzaluna in modo particolare”. Greco, secondo l’opposizione, avrebbe pagato la multa per gli abusi edilizi che riguardano alcune opere realizzate e non per la mancanza di un solo certificato della Sovrintendenza come sostenuto dallo stesso primo cittadino. Il Tar Molise ha riconosciuto una serie di interventi effettuati non regolari.

Questa la mozione integrale:

PREMESSO CHE: il TAR Molise con sentenza n. 00645/2009 ha riconosciuto Greco Vincenzo, attuale Sindaco TAR n.645/09di Termoli, responsabile di gravi abusi edilizi; – gli abusi edilizi commessi dall’attuale Sindaco, così come già documentato nell’anno 2000 dall’ufficio tecnico del Comune di Termoli e confermato dal consulente tecnico d’ufficio nominato dal TAR, sono stati realizzati su un immobile di valore storico sito nel pieno centro della Città e sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Molise; – le opere difformi e abusive consistono nella realizzazione di:
1. una piscina a mezzaluna di dimensioni di 2,67×3,90 m. per 1,42 m. di altezza;
2. un vano corsa per un ascensore a tre fermate;
3. una scala dal primo all’ultimo piano;
4. un caminetto;
5. una scala interna dal primo piano sino a quello superiore; 6. spostamento di un divisorio per la realizzazione di una cassaforte;
7. l’eliminazione di due finestre, la trasformazione di una finestra in porta e di una porta in finestra, la

realizzazione di quattro oblò circolari; 8. lo spostamento di un solaio in basso e la realizzazione di un secondo caminetto
9. una variazione della sagoma del fabbricato con trasformazione di un volume chiuso in un portichetto con variazione di pendenza del tetto;
10. una modifica dei prospetti del terrazzo interno con violazione del vincolo paesaggistico imposto dalla Soprintendenza; – alla fine di un lungo iter giudiziario il TAR Molise ha di fatto riconosciuto la gravità degli abusi edilizi, sancito la assoluta insanabilità degli stessi e conseguentemente di fatto ripristinato l’ ordinanza di demolizione n.221 del 2000 emessa dall’ Amministrazione Comunale dell’epoca.

VALUTATO CHE: – risulta palese da questa vicenda privata l’assoluta mancanza di rispetto delle leggi e delle norme dell’urbanistica da parte del dott. Greco Vincenzo, che oltre ad avere conseguenze di carattere giudiziario sono certamente oggetto di condanna sul piano etico e morale;

– tale giudizio non può essere disgiunto dalla considerazione che nel frattempo il dott. Greco Vincenzo dal 2006 ricopre la carica di Sindaco di Termoli e che per lungo tempo ha trattenuto per sé la delega al settore urbanistico e continua anche oggi di fatto ad accentrare su di sé ogni attività e decisioni che riguardano questa materia delicata e al centro di interessi privati e pubblici di grande rilievo; – la decisione del TAR in merito alla vicenda degli abusi edilizi commessi dall’attuale Sindaco fa riemergere con prepotenza quanto più volte sostenuto dai consiglieri di opposizione sul conflitto di interessi esistente in questa vicenda, che configurano tutti gli elementi per l’incompatibilità con il ruolo di amministratore pubblico. Lo stesso Sindaco è infatti ancora protagonista di un contenzioso con il Comune, ente che ha il dovere di tutelare l’interesse pubblico nel far rispettare la legge, contro l’interesse del dott. Greco a evitare l’esecuzione dell’ordinanza di demolizione delle opere abusive attualmente vigente in seguito alla sentenza del Tribunale;

– non si può negare che il giudizio etico e morale sul comportamento privato dell’attuale Sindaco, per la mancanza di rispetto della legge e delle norme urbanistiche, risulti di riflesso sovrapponibile al giudizio negativo di “malagestione” del settore urbanistico, dove ripetute sono state le denunce di irregolarità e illegalità nelle procedure seguite. Basti pensare alle vicende urbanistiche degli abusi edilizi permessi nelle costruzioni di via Asia, al caso della lottizzazione Andreoli, al caso della irregolare cessione del verde da parte della AZUR costruzioni, alla tentata irregolare vendita del suolo alla Zeta costruzioni per l’edificio in via Milano: tutte vicende che risultano oggetto di indagini da parte della Magistratura;

– Relativamente al conflitto di interessi, più volte è stato sollevato anche come problema etico e di opportunità sia in Consiglio Comunale sia in interventi pubblici, il fatto che il Sindaco non abbia avvertito la necessità e il pudore di sospendere la sua attività professionale di notaio quanto meno su tutte le pratiche di carattere urbanistico e immobiliare che coinvolgevano contemporaneamente il Comune. Tale fatto ha ingenerato una pericolosa commistione di ruoli e funzioni di carattere pubblico e privato nella gestione di interessi sensibili in un settore come quello urbanistico in cui è indispensabile il massimo grado di trasparenza amministrativa.

CONSIDERATO CHE: – Vi è riconoscimento pressocchè unanime da parte della popolazione di Termoli sulla fallimentare gestione amministrativa e politica dell’Amministrazione Comunale di Termoli da parte dell’attuale Sindaco Greco. A tal proposito basti riportare come emblematico esempio il fallimento della raccolta differenziata dei rifiuti, che per le modalità e i tempi di attuazione ha trasformato un’ occasione di progresso civile in un degradante conflitto con l’intera cittadinanza e ha determinato un serio problema igienico – sanitario per l’abbandono incontrollato di rifiuti;
TUTTO CIO’ PREMESSO Il Consiglio Comunale di Termoli sfiducia il Sindaco Vincenzo Greco ai sensi dell’art. 52 comma 2 del TUEL.

I Consiglieri Comunali:
Alberto Montano
Tony Spezzano
Vincenzo Aufiero
Michele Cocomazzi
Antonio Malerba
Fernanda De Guglielmo
Antonio Di Brino
Agostino De Fenza
Francesco Roberti
Ennio De Felice
Oreste Campopiano
Bruno Verini
Luigi Leone

L’aver poi ceduto l’immobile oggetto di irregolarità edilizie al figlio affinchè quest’ultimo potesse presentare ricorso al Presidente della Repubblica, secondo i consiglieri di minoranza non avrebbe certamente “salvato in calcio d’angolo” il Sindaco. Per Montano anche quell’atto non sarebbe a questo punto legittimo.

Ma nei “Cahiers des doleances” dell’opposizione spicca anche la gestione dell’igiene urbana. La raccolta differenziata continua a far discutere i termolesi molti dei quali in disaccordo con l’attuale gestione della Teramo Ambiente.
Per tali motivazioni il centro destra ha chiesto le dimissioni di Vincenzo Greco. Il documento è stato firmato anche da Luigi Leone, tornato da qualche settimana nell’Udeur di Vincenzo Niro, ormai collocatosi nel centro destra in ambito regionale. Il dato politico assume una rilevanza non da poco se si considerano i numeri sempre più “risicati” di Greco al prossimo consiglio comunale dove si preannuncia effettivamente un “testa a testa”.

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