CAMPOBASSO _ Ha destato sconcerto e delusione a Campobasso la notizia recentemente circolata di un “congelamento” dei fondi previsti dal CIPE per le Zone Franche Urbane. La novità ha congelato anche gli imprenditori, i quali si attendevano il via libera all’applicazione della norma e invece si trovano sospesi in un limbo che nel quadro della crisi internazionale diventa ancora più insopportabile.

Il Presidente Antonio D’Ambrosio sollecita l’intervento delle Istituzioni: “Ci troviamo di fronte al felice paradosso che una legge, pensata in tempi più floridi, si attagli oggi in modo sorprendentemente perfetto a qualsiasi strategia di uscita dalla recessione. Quattro sono i motivi della sintonia della norma con il momento attuale: essa offre benefici che non incidono sul budget nazionale perché sono di natura fiscale e quindi attengono alle performance future delle aziende interessate; offre nuove opportunità per tutti coloro che sono intenzionati a fondare nuove aziende; si applica in aree svantaggiate dove più forte è il disagio prodotto dalla crisi; apre uno spiraglio verso il futuro per quegli imprenditori che più di altri stanno valutando eventuali licenziamenti o chiusure.

Trattandosi quindi di una norma ampiamente valutata e perfettamente idonea all’attuale quadro economico, non posso che essere certo che il rallentamento dell’iter sia stato dovuto ad un incidente di percorso. Ma, allora, occorre che le Istituzioni si mostrino compatte, così come lo sono state per la candidatura di Campobasso a ZFU, affinché l’impasse sia velocemente superato. Ad aprile è prevista la prossima seduta del CIPE”.

L’argomento è ancora iscritto all’ordine del giorno – sottolinea D’Ambrosio – è importante, quindi, che la Regione Molise insieme alle altre Regioni italiane e ai Comuni delle altre ZFU difenda una legge strategica e intelligente, che due anni fa appariva utile e oggi è necessaria”.

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