Inoltre, si è verificato un fatto che è difficile ritrovare nella storia dell’Assemblea Regionale molisana: la Maggioranza si è presenta in maniera assolutamente impropria, senza un discorso, senza alcuna impostazione e nessuna chiarezza rispetto all’elezione del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza. E’ successo che, di fatto, alcuni personaggi, ossia un ‘plotoncino’ di sinistra, probabilmente individuabile nel PD, ha operato una vera e propria discriminazione: impedire al primo partito dell’Opposizione la partecipazione all’interno dell’Ufficio di Presidenza. Un fatto gravissimo che non si può superare con la giustificazione addotta dal Presidente della Regione, probabilmente inconsapevole e non partecipe di questa scelta, ne può essere imputata al consigliere Monaco, il quale giustamente ha votato per se stesso.
Si è verificata, invece, una decisione inquinata da ragionamenti appartenenti alla Maggioranza che non ha motivato questa scelta. Tutto ciò è frutto di un ragionamento che viene da lontano: credo vi sia un redde rationem all’interno della Maggioranza per raggiungere non so quali obiettivi futuri. Scelte, comunque, che – inevitabilmente – si ripercuoteranno sul buon andamento del Consiglio Regionale. Oggi, l’Opposizione (e il PDL) può lamentare – giustamente – la non presenza – dovuta per legge – all’interno dell’Ufficio di Presidenza. Una discriminazione perpetrata dalla maggioranza e animata da una vera e proprio logica di piccolo condominio che caratterizza alcune persone prive di coraggio che, attraverso queste scelte, di fatto, indeboliscono – forse, e dico forse, loro malgrado – la figura del Presidente della Regione che, in questo particolare momento, avrebbe invece bisogno di un Consiglio Regionale disposto a lavorare nella chiarezza delle posizioni e nell’interesse, quello vero, dei molisani. Il dibattito, comunque, è aperto ed esistono i modi e i tempi per porre rimedio a quanto accaduto ieri.”
Michele Iorio