Michele Iorio sul Catamarano TermoliJet
Michele Iorio sul Catamarano TermoliJet
CAMPOBASSO _ “Pioggia” di rinvii a giudizio oggi in Tribunale a Campobasso a conclusione dell’udienza preliminare sul Termoli-Jet, l’imbarcazione veloce che ha collegato il porto di Termoli con la Croazia. Il giudice dell’udienza preliminare Elena Quaranta ha rinviato al processo Michele Iorio ed altri otto indagati per il solo reato di  truffa, accogliendo la prescrizione per i reati di abuso d’ufficio e falsità ideologica.

La Procura della Repubblica di Campobasso a luglio 2011 aveva chiuso le indagini notificando gli avvisi ad 11 persone, indagate dagli inquirenti in merito alla gestione dell’imbarcazione. Le persone coinvolte nell’inchiesta coordinata dal Pm Fabio Papa furono: il Presidente della Giunta Michele Iorio con alcuni esponenti della Giunta regionale del 2005, firmataria della delibera con la quale veniva concesso un finanziamento di 7 milioni ed 800 mila euro al gruppo Larivera di Termoli. Tali fondi utilizzati per l’acquisto dell’imbarcazione sono finiti nel mirino della Procura del capoluogo campobassano a seguito di violente polemiche politiche.

Gli esponenti dell’allora esecutivo regionale sono: Antonio Chieffo, Rosario De Matteis attuale Presidente della Provincia di Campobasso, Filoteo Di Sandro, Michele Picciano ex Presidente del Consiglio regionale e l’ex assessore al bilancio Gianfranco Vitagliano. Con loro è stato destinatario dell’avviso di conclusione indagini anche l’imprenditore Giuseppe Larivera con altre due persone della società ed un funzionario regionale. Rispetto alla prima fase delle indagini preliminari in cui erano state interessate dagli accertamenti circa 17 persone, la Procura si è concentrata su 11 chiamate in 9 ora al processo.Assolto il commercialista Sergio Rago, il consultente peritale incaricato dal Tribunale.

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4 Commenti

  1. Prescrizione.
    Tutto come previsto, la maggior parte dei reati sono stati annullati per prescrizione. Anche l’ultimo reato rimasto: la truffa, ad agosto sarà prescritto. Indagini, indagini, indagini, per dieci anni e poi tutto prescritto, questa purtroppo è la nostra Italia! Questi sistemi hanno portato a far crescere ovunque,la spregiudicatezza dei politici; chi si comporta con linearità oggi è un povero “stupido” e in capace chi invece opera con disinvoltura viene apprezzato e quotato come grande manager o politico lungimirante. Sarebbe bello che i nostri “eroi” rinunciassero alla prescrizione, dimostrando di aver operato solo ed esclusivamente per il bene comune. Per fortuna il popolo non li ha rieletti!