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CAMPOBASSO _ Sembra non avere fine il calvario dei 14 lavoratori della Q.E.I. srl senza stipendio da 7 mesi e in Cassa integrazione ordinaria dall’11 maggio scorso a causa di un contenzioso sorto tra la Molise Dati (ente strumentale della Regione e stazione appaltante) e l’impresa appaltatrice Q.E.I. srl. Il contenzioso ha per oggetto il mancato pagamento alla Q.E.I. da parte di Molise Dati dei canoni mensili come previsto nel contratto. L’appalto in questione ha per oggetto il “Progetto MEF” di monitoraggio e validazione della spesa farmaceutica territoriale convenzionata fortemente voluto dalla Regione Molise in seguito ad un protocollo d’intesa siglato nel 2005 tra Regione e Ministero dell’Economia e Finanze. La Regione ha investito molto sul progetto spendendo finora oltre 5 milioni di euro di soldi pubblici per la progettazione di un sistema che avrebbe dovuto mettere sotto stretto controllo la spesa farmaceutica regionale. Ma ad oggi è risultata essere palese la scarsa volontà della massima istituzione regionale di voler dare seguito a quanto stabilito nel contratto siglato nel 2006 tra la Molise Dati e la Q.E.I. srl titolare di un sistema brevettato e ritenuto dalla Regione idoneo allo scopo e collaudato dalla stessa con esito positivo già due anni fa.

Mercoledì 13 luglio ci sarebbe dovuto essere l’incontro in Assessorato regionale al lavoro tra Regione, Molise Dati, Fiom-Cgil e azienda per verificare le reali possibilità di ripresa delle attività aziendali o in alternativa per individuare ogni altro tipo di ricollocazione, come più volte promesso dalla politica, dei 14 lavoratori. Purtroppo, però, l’incontro è stato rinviato a “data da destinarsi” su richiesta proprio di Molise Dati e Regione. La medicina di tutti i mali sembra essere la transazione (da sottoporre alla Q.E.I.) tanto che quando nel corso dell’ultimo tavolo in Assessorato al lavoro (avvenuto lo scorso 8 giugno, e al quale non è stata invitata l’azienda!) il rappresentante di Molise Dati annunciò la brillante trovata, l’assessore Fusco Perrella la accolse con grande entusiasmo come l’unica soluzione del contenzioso in atto sia per la riscossione delle mensilità non pagate ai lavoratori che per il loro futuro lavorativo. Purtroppo però ad oggi, come evidenziato da una nota ufficiale della direzione Q.E.I. inviata alla Fiom-Cgil: “L’ultimo incontro è avvenuto, in vostra presenza, il giorno 16 maggio 2011 presso l’Assessorato al Lavoro. Nonostante i nostri ripetuti solleciti al Presidente della Regione, al Presidente di Molise Dati ed ai suoi legali, nessun altro incontro vi è mai stato.”

Cosa stanno realmente escogitando la Regione e Molise Dati? A questo punto la Fiom-Cgil si chiede: in questa opaca faccenda chi sta bluffando? Chi sta speculando per interessi particolari sulla pelle dei lavoratori e delle proprie famiglie? Perché Molise Dati prima stipula un contratto e poi non fa nulla per rispettarlo scaricando le responsabilità (e ne ha diverse) su tutti gli altri soggetti interessati (impresa appaltatrice, Regione e farmacisti)? Perché Molise Dati, “società in-house” (?) e quindi esecutrice della Regione, non ha ottemperato all’accordo del 28 febbraio pagando alla Q.E.I. i 600.000 euro che pur la Regione le aveva trasferito? Perché dopo quasi due mesi di silenzio, il 26 aprile 2011 la Molise Dati inviava alla Q.E.I. un fax che, in totale contraddizione a quanto siglato nell’accordo del 28 febbraio 2011, condizionava il pagamento all’accettazione di ulteriori sconcertanti clausole? E poi per quale motivo la Regione Molise, nonostante le promesse, gli impegni formali e i tanti soldi finora spesi non prova a rimuovere quegli ostacoli che non permettono la prosecuzione delle attività?

In tutto questo i danneggiati sono sempre i lavoratori e tutti i cittadini molisani che vedono andare in fumo un po’ di soldi pubblici. Perciò la Fiom-Cgil chiede che venga fatta chiarezza al più presto. I lavoratori, come se non bastassero gli stipendi non pagati e l’incertezza sul futuro lavorativo, sono ancora in attesa del pagamento delle settimane di Cigo. Probabilmente, a causa del gran numero di pratiche di richiesta di cassa integrazione che l’unico funzionario incaricato dell’INPS di Roma deve esaminare, i dipendenti riceveranno l’integrazione salariale nel migliore delle ipotesi con estremo ritardo. La Fiom-Cgil, infine, invita la Regione Molise, che ha il dovere di salvaguardare il lavoro come valore sociale, a trovare qualsiasi soluzione – seria – per ridare speranza e dignità a tutti i lavoratori pertanto sollecita la convocazione urgente dell’incontro che si sarebbe dovuto svolgere lo scorso 13 luglio con la presenza del presidente della Regione, dell’assessore regionale al lavoro, della direzione di Molise Dati e della Q.E.I. srl.

Segretario Regionale FIOM-CGIL Giuseppe Tarantino