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Simone Coscia
Simone Coscia
TERMOLI _ È di queste ultime settimane un affollato dibattito riguardante la trasformazione estetica della rotonda del “Vecchio Ospedale”. Vorrei discostarmi un po’ dai discorsi riguardanti l’opportunità o la congruità della cifra spesa per l’intervento (per la verità davvero molto conveniente stando ai preventivi di cui avevo sentito parlare in precedenti occasioni).

Mi interessa maggiormente analizzare l’aspetto più “culturale- promozionale”  del simbolo che corona il centro della rotonda  in questione. Sembrerebbe infatti che per la prima volta, nell’arco di tanti anni, un’amministrazione comunale abbia cominciato ad intuire le potenzialità promozionali che possono scaturire dall’unicità geografica della nostra città. Si perché nella lotta alla conquista delle fette di mercato turistico le città che possono vantare il connubio mare-sole-centro storico sono molte, anche sulla costa adriatica.

Cercare quindi un’unicità che renda riconoscibile in modo inconfondibile la propria offerta turistica è una priorità per ogni amministrazione. Di qui il fiorire di manifestazioni canore e rievocazioni varie che ogni località turistica organizza, cercando di trovare lo spunto per renderle originali in modo che siano evocative e rendano riconoscibile la città che le organizza.

La nuova rotonda
La nuova rotonda
La mia speranza è che non ci si limiti al monumento sulla rotonda ma che si salvaguardi il punto preciso in cui convergono il 15 meridiano ed il 42° parallelo. In tale luogo che, come può constatare chiunque sia dotato di un accesso ad internet o di un GPS, ricade sul tratto di  spiaggia compreso tra il porto turistico ed il Circolo della Vela, va evitata qualsiasi forma di speculazione e/o concessione demaniale ad amici ed amichetti.

Esiste d’altronde anche la delibera di consiglio n. 7695 del 17/3/2008, approvata all’unanimità, che chiede proprio la preservazione e valorizzazione di tale sito e che deve ancora trovare  attuazione. So per certo che giace presso l’assessorato all’urbanistica un progetto redatto dall’AGIT (Associazioni Geometri e Topografi Italiani) che si è anche offerta di donare all’Amministrazione l’opera monumentale. 

Spero quindi che l’attuale amministrazione prenda davvero di petto e guardi con la dovuta attenzione alla promozione turistica intelligente di questa nostra città, non lasciando andare perduti elaborazioni e dibattiti consiliari avvenuti nella precedente legislatura.

Sono temi importanti se non addirittura vitali per lo sviluppo turistico di Termoli, di cui alcuni esponenti della scorsa ed attuale maggioranza possono senz’altro farsi portatori.

Simone Coscia

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