Intanto continua ad imperare il “toto Presidente”. Tramontata l’ipotesi di Antonio Di Brino e Luigi Mascio restano due nomi: Francesco Roberti ed Antonio De Michele. E’ scontro aperto nel Pdl tra Vitagliano e Amministrazione Di Brino
TERMOLI _ La trasparenza amministrativa e gestionale non è di casa al Consorzio industriale Valle Biferno. Sono coperte dal silenzio più assoluto le decisioni dei vertici in merito alle consulenze, collaborazioni esterne, co.co.co ed incarichi occasionali così come le varie delibere. Insomma quanto accade all’interno delle mura del Palazzo di Contrada Pantano Basso rimane strettamente riservato tranne che per le decisioni più rilevanti comunicate ufficialmente, spesso in ritardo. Consorzio industriale: ma quanto ci costi? L’interrogativo è destinato a restare tale per l’assoluta mancanza di trasparenza a partire dal sito internet.
L’Operazione Trasparenza, legge dello stato italiano, obbligatoria negli enti pubblici, locali e sub regionali, non si sa nemmeno cos’è nell’ente termolese. Anzi, tutto è contornato da un’alone di segretezza, quasi di mistero attorno all’operato dei dirigenti, manager e professionisti. All’indomani dell’Operazione Open Gates che ha portato a galla un traffico illecito di rifiuti dell’ex Presidente dell’ente con il depuratore Coniv di Montenero di Bisaccia ed il coinvolgimento di illustri rappresentanti del Consorzio termolese, nell’ente sub-regionale si respira tuttora un’aria pesante.
Nebbie, infatti, si annidano sugli stipendi percepiti dai dipendenti e contrattisti a partire dal direttore generale e dai vari responsabili amministrativi e consulenti che, nonostante l’assenza di dati sul sito internet, in palese contrasto con quanto prescitto dalle nuove normative vigenti ed attuate dalla stragrande maggioranza degli altri enti locali come il Comune di Termoli e, non da ultimo, Molise Acque, ci sono e operano nella struttura con compensi non da poco.
Nulla trapela dalle stanze dei bottoni e le attività espletate all’interno della struttura consortile che gestisce l’intero polo
E le riunioni del direttivo dell’ente consortile «Valle del Biferno» che vengono tenute anche più volte la settimana, anch’esse restano una sorta di «rebus». Il Consorzio industriale di Termoli, nonostante i vari proclami di politici locali e regionali di voler cambiare pagina, resta tuttora arroccato a vecchi sistemi. Necessario quindi invertire la marcia e applicare i nuovi dispositivi in materia di trasparenza. Un aggiornamento che gli altri enti hanno già provveduto da tempo ad effettuare. Di certo sarà questo uno dei primi compiti di cui il nuovo presidente si dovrà fare carico.
Intanto continua a tenere banco a Termoli il “toto Cosib” che ora si anima di un nuovo capitolo. Chi sarà il nuovo Presidente del Consorzio? Il quesito, ormai, impera tra i residenti ma oggi, rispetto a qualche settimana fa, un dato è certo: sarà un rappresentante del Comune di Termoli.
Lo ha fatto capire chiaro e tondo il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino che, tramontata l’ipotesi della sua leadership non troppo digerita dagli altri componenti del Consiglio generale tra cui la stessa Consigliera De Guglielmo del Pdl, annuncia che sarà un esponente indicato dall’Amministrazione comunale. Non è certo che sia un consigliere comunale del Pdl. Potrebbe anche essere nominato un esterno all’attuale maggioranza di centro destra ma sicuramente un nome in grado di ben rappresentare l’Amministrazione Di Brino.
Ad insidiare il consigliere Pdl termolese potrebbe essere un noto politico termolese vero «regista» di quanto accade al Cosib che fino ad ora avrebbe frenato tale scelta. Sul nome è in atto un confronto, o forse meglio sarebbe dire, scontro, nel Partito della Libertà tra il “regista” del Cosib di Termoli che risponde alla figura dell’Assessore regionale alla Programmazione e Bilancio in passato dirigente proprio del Consorzio, e l’altra “fetta” del Pdl rappresentanta da Di Brino e consiglieri comunali del partito. I risultati? Tra qualche giorno. La scelta infatti è stata rinviata la scorsa settimana dopo un lungo vertice a cui ha partecipato anche il presidente della Provincia D’Ascanio.