CAMPOBASSO _ La crisi economica è ormai lo spauracchio di tutti. Una cappa di pessimismo regna sovrana e lo constatiamo in ogni momento della nostra giornata: quando entriamo in un negozio e vediamo pochi avventori o non ritroviamo più l’incaricato che prima ci serviva per una riduzione dei dipendenti. Lo respiriamo ascoltando i notiziari e sentendo delle grosse difficoltà dell’industria, del commercio e dell’agricoltura. I tassi di sconto diminuiscono, spesso calano ( uno dei pochi benefici della crisi )  i prezzi di alcuni prodotti, purtroppo, in quasi tutti i settori calano anche gli occupati. Quanti operano nella politica, ricoprendo incarichi istituzionali hanno il doveroso compito di percepire questi evidenti segnali e farsi promotori di iniziative che possano servire ad ammortizzare e possibilmente correggere gli effetti della crisi.

La parola giusta è quella di valutare attentamente perché l’intervento di sostegno deve essere ponderato e ben indirizzato per evitare che alla fine vengano mal spese le limitate risorse pubbliche. Nella piena attuazione di questa responsabilità politica ho letto con molta attenzione la lettera inviatami da un dirigente d’azienda molisano a capo di una impresa che opera nel settore della Pubblica Amministrazione, più precisamente nel campo dell’informatica, azienda i cui dipendenti sono tutti di età compresa tra i 23 e 35 anni e risultano tutti assunti a tempo indeterminato.

Questo dirigente lamenta il disinteresse della politica nei confronti della Piccola e media impresa  facendo affermazioni che vanno totalmente condivise.

Questa azienda sana, che offre lavoro vero e non precario, trova un muro di gomma dialogando con il pubblico e lamentando un totale disinteresse a precise e legittime richieste relative a finanziamenti e sgravi contributivi.

Senza entrare nelle considerazioni specifiche del caso che vanno valutate in sede tecnica, resta una considerazione ineccepibile che è quella della importanza basilare della piccola e media impresa e di come questa va sostenuta e mantenuta vitale.

Le piccole aziende artigianali, commerciali e di servizio che quotidianamente operano nel nostro tessuto economico producono occupazione, ricchezza e vanno tutelate con interventi appositi che ne riconoscano, quando ce ne sono i presupposti, eguale rilevanza e attenzione che si riserva alle grandi aziende.

Parliamo di interventi come l’attivazione di un Fondo di Garanzia che faciliti i rapporti non sempre facili con gli Istituti di credito, un maggiore livello di compensazione tra debiti e crediti fiscali, maggiore deducibilità degli interessi passivi. Sostenere la piccola e media impresa è una azione necessaria per scongiurare la recessione.

    Salvatore MuccilliPresidente IV Commissione regionaleRegione Molise

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