La morte del coltivatore è avvenuta il 16 aprile del 2008 dopo alcune settimane di sofferenze causate da diversi interventi a cui fu sottoposto da due medici della divisione di Urologia difesi dal penalista termolese Roberto D’Aloisio. Gli operatori sanitari nel 2011 sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo ed a giugno 2011 iniziò il processo a loro carico.
La famiglia dell’uomo, le figlie in particolare, sin da subito polemizzarono con la tipologia di cure cui fu sottoposto il padre chiedendo a gran voce giustizia.
I due specialisti incaricati dal Tribunale frentano dovranno accertare se ci siano o meno profili di responsabilità medica in capo ai due imputati per l’intervento svolto sul paziente. I due periti, nell’udienza di ieri, hanno accettato l’incarico ed hanno tre mesi di tempo per depositare le proprie risultanze.