
Oggi tutto ciò sarebbe impossibile. Attualmente gli operatori del comparto vivono una vera e propria situazione di emergenza: non possono più contare sul ricorso alle banche, i bandi regionali risultano essere articolati in maniera complessa e i tempi di erogazione di finanziamenti sono spesso troppo lunghi. Ecco perché la semplificazione dell’accesso al credito risulta essere di fondamentale importanza sia per le realtà aziendali già esistenti, che hanno necessità di potenziarsi investendo in nuovi macchinari e nuove tecnologie, sia per l’imprenditoria giovanile che – ha sottolineato Cristiano Di Pietro – andrebbe incentivata ed indirizzata ad associarsi tra più attori per poter meglio rispondere alle sfide della crisi economica e del mercato agricolo.
“ La regione – ha dichiarato l’esponente IdV – prima di affrontare le questioni sociali dei servizi all’agricoltura, ampiamente caldeggiate dall’assessore Fusco che parla di “agricoltura sociale”, ma che rappresentano un corollario al sistema, dovrebbe focalizzare l’attenzione sulle reali necessità del settore che non possono prescindere dalla facilitazione di accesso al credito e dall’incentivazione dell’imprenditoria giovanile. Soltanto dopo aver agevolato il potenziamento delle realtà esistenti e la creazione di lavoro per i nostri giovani che sono le vere priorità sulle quali è necessario intervenire, potremo pensare a dotare il settore primario di servizi alla persona che, seppur necessari, potrebbero far parte di una seconda fase di intervento da parte della Regione”.