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VENAFRO _ L’Italia è terza, dopo la Spagna e la Slovacchia, per numero di giovani sotto i 25 anni non occupati. Lo afferma l’Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea. Il tasso di disoccupazione giovanile nel nostro Paese è al 27,8%, superato solo dal record spagnolo al 45,7% e da quello slovacco al 33,3%. La media di riferimento dell’Unione Europea è al 20,3%. Secondo i dati, sono 22.473 milioni gli europei non occupati a giugno, di cui 15.640 nella zona euro. Ad avvalorare tale tesi anche i dati forniti dal centro Studi di UnionCamere secondo cui quello che ci apprestiamo a vivere sarà un autunno nero dal punto di vista occupazionale con 88mila posti di lavoro in meno, molti dei quali vedranno giovani perdere il proprio posto di lavoro.

“Il dato è che i giovani di buona parte dell’Europa continuano a subire alti livelli di disoccupazione e questo è insopportabile. – afferma l’On. Patriciello – I giovani e il loro approccio al mercato del lavoro è un obiettivo che deve essere inserito in cima all’agenda politica comunitaria. A sostegno di ciò l’Unione Europea dedica ogni anno la Giornata Schuman, 9 maggio, ai ragazzi che incontrano difficoltà a trovare lavoro, tramite una serie di incontri formativi volti a far conoscere loro tutto ciò che viene promosso a livello europeo in fatto di formazione ed opportunità occupazionali. Ma questo non basta. Dobbiamo supportare i nostri ragazzi nella ricerca di un impiego sicuro offrendo loro anche delle garanzie di specializzazione. I programmi di formazione europei, per questo, devono essere efficaci ed accessibili a tutti i giovani residenti negli Stati membri al fine di garantire loro l’acquisizione di specifiche competenze. In questo periodo di difficoltà è necessario che anche le imprese operanti nei confini europei sblocchino il loro potenziale a favore di progetti volti a creare nuove imprese e dunque nuovi posti di lavoro”. Una tendenza, quella della disoccupazione giovanile, che non risparmia nemmeno il nostro Molise. Dai dati Istat quest’anno la percentuale è salita al 28,6% dei giovani al di sotto dei 25 anni.

“Non possiamo restare a guardare i nostri giovani cadere nel baratro della disoccupazione. – continua Patriciello – E’ necessario promuovere delle iniziative a livello regionale, di concerto con le Istituzioni comunitarie, volte a colmare tale gap. Sostenere l’occupazione giovanile significa, inoltre sostenere anche le giovani coppie che saranno le famiglie di domani. Dal rapporto dell’UnionCamere si evince quanto le giovani coppie non riescano a risparmiare e sono costrette ad indebitarsi. Oltre a questi progetti è importante stimolare i nostri giovani concittadini a volgere lo sguardo in Europa, uscendo dai confini nazionali ci sono buone opportunità di impiego che la stessa Unione Europea promuove sia all’interno delle proprie istituzioni che all’esterno, negli Stati membri. Progetti in linea con lo Small Business Act, che prevede iniziative volte sostenere le piccole e medie imprese e l’occupazione legata a queste; oppure strumenti come il programma Erasmus per giovani imprenditori, che fornisce un allenamento intensivo sul campo per 5 mesi in un’azienda di altri paesi dell’Unione europea, che faciliterà un avvio positivo per la loro formazione di business offrendo allo stesso tempo idee potenzialmente redditizie; inoltre è indispensabile prevedere degli strumenti di tutela a favore dei disoccupati, soprattutto per coloro che rientrano nelle cosiddette fasce deboli ”.

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