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CAMPOBASSO _ Carissima Fiora, sulla stampa di oggi leggo che a seguito del recente pronunciamento del TAR Molise, mi invii una lettera aperta con la quale inviti anche l’Amministrazione provinciale di Campobasso a “includere donne nella sua Giunta”. Aggiungi, con la chiarezza che ti è propria, che il tuo auspicio è sorretto dalla speranza di riscontrare “un dovere politico anche se non strettamente giuridico” e disapprovi altrettanto significativamente la versione secondo la quale gli assessori della Giunta, che ho l’onore di presiedere, si vedrebbero “fuori pericolo” da eventuali pronunciamenti giurisdizionali in quanto il nostro Statuto non contempla la norma che vincola, come per la Provincia di Isernia, all’equità di genere. Nell’assicurarti con assoluta, totale sincerità, che mai e poi mai, pur in condizioni non vincolanti statutariamente, i miei collaboratori hanno pensato di derubricare l’argomento in oggetto a “questione di pericolo” e che in nessuna circostanza sono state pronunciate quelle parole, ti rendo noto – invece – che l’intera Giunta provinciale ha avuto modo di trattare l’argomento con spirito sereno e responsabile nel corso della sua ultima seduta non escludendo di richiedere al Consiglio l’apertura di una sessione di modifica statutaria.

In forza di una tensione ideale e culturale – quindi – che ci appartiene sul terreno democratico, sia come Amministrazione che come aderenti al pensiero riformista, ti invito ad un incontro con l’intera Giunta provinciale, presso la nostra sede in una data da fissare anche telefonicamente con la mia segreteria, onde sviluppare un confronto nel corso del quale soffermarci sulle ragioni da te rappresentate che richiamano il rispetto delle norme giuridiche, la garanzia delle conquiste sociali e – più in generale, mi permetto di aggiungere – il bisogno di armonizzare con giustizia, i diversi interessi settoriali affinché il governo del bene comune non rappresenti un fine a se stante, ma il dovere istituzionale per il raggiungimento dei fini ultimi della persona e dei diritti universalmente riconosciuti.

Sono altresì convinto che nell’occasione dell’incontro avrai modo di constatare non solo l’attenzione che intendiamo dare al tuo appello ma anche il valore delle tante e rilevanti iniziative che si sono realizzate e si stanno conducendo sul fronte delle politiche di parità e di pari opportunità nel territorio della nostra provincia grazie all’apporto delle responsabili a tal uopo incaricate nelle persone della Prof.ssa Filomena Matteo e della Prof.ssa Pina Stanziale. Ti aspetto. Nicola D’Ascanio

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1 commento

  1. giunta al femminile
    quando una persona, soprattutto politica, inserisce la parola “sinceramente” nel proprio discorso scritto o verbale che sia, c’è da dubitarne fortemente. se poi questa persona è il lo “zar” nicolino II, il dubbio è ancora più forte. il comitato pari opportunità ecc, composto da professoresse la dice lunga!!!!