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Sandro D'Onofrio e Simone CosciaTERMOLI – Grazie al clima frizzante di questa pre-campagna elettorale per le amministrative di Termoli abbiamo finalmente potuto assistere all’eccezionale ritorno dell’Uomo Qualunque ed alla rivelazione del nuovo modello di partito multitasking. L’Uomo Qualunque si rifà non tanto alla vecchia formazione politica italiana, ma all’ancor più antico, pre-italico concetto di “Franza o Spagna purché se magna”. E si, perché negli ultimi giorni c’è stato l’irrompere sulla scena politica di una ecumenica proposta politico-elettorale: correre tutti insieme allegramente sotto la guida del Condottiero Unico.

Uomo capace, a suo dire, di mettere d’accordo le forze che esprimono la quasi totalità dei voti termolesi. Quest’essere dalle capacità quasi mitologiche è, per sua stessa ammissione, Oreste il Magnifico. Erede della antica e gloriosa tradizione socialista, amico di Remo, candidato sindaco per il centrodestra contro Greco, candidato per il centro-centrosinistra con con un patto di ferro con il collega Facciolla ed ora auto-candidato all’incarico di Sindaco, politicamente omnicomprensivo, di Termoli. Un percorso politico iperbolico, un continuo crescendo di coerenza e onnipotenza capace di far fare un passo indietro, secondo lui, a tre legittimi aspiranti sindaci del centrodestra, ad un rinato Gattone con già cinque liste pronte, ad un indipendente come Marinucci ed al legittimo vincitore delle primarie Sbrocca.

Dire che si tratti di una persona umile e prudente è riduttivo !!! Da parte nostra, modesti competitori delle primarie, gli rivolgiamo i nostri più sinceri auguri di riuscita; non nel raggiungere la candidatura a Sindaco di Termoli ma il tanto sognato seggio regionale. Invitiamo quindi l’assessore Facciolla a cedere la comoda poltrona al mitico Oreste, in modo da consentire a noi poveri termolesi di goderci una sana competizione elettorale, effimero piacere di cui la presenza del Candidato Supremo ci priverebbe.

Rivelazione delle ultime ore è invece il Partito Multitasking. Una formazione politica capace, contemporaneamente; – di proporre una coalizione universale con a capo Oreste Campopiano, – sedere al tavolo di centrodestra per designare il candidato sindaco Marone – trattare neanche troppo sommessamente con il vincitore delle primarie di centrosinistra Angelo Sbrocca per un ingresso ufficiale della formazione nella coalizione. Come dire, qualunque cosa accada casco sempre in piedi e dotato di assessorati. Stiamo parlando chiaramente dell’ UDC (Unione dei Conciliaboli) termolese guidata da un altro avvocato il mitico, assessore per sempre, Cocomazzi e dal suo scudiero di fiducia Ferrazzano.

Non so cosa penseranno i concittadini termolesi di quest’aria inciucista, ma credo nessuno possa chiederci di stare a guardare e subire passivamente. Speriamo che cessino presto tutti questi giochetti per poter cominciare finalmente ad illustrare i programmi amministrativi per il futuro di Termoli.

Ad majora!
Avv. Simone Coscia

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