Intervista Telefonica. Con Costruire Democrazia Erminia Gatti è pronta per un eventuale impegno politico-amministrativo in città. Una donna candidato sindaco di Termoli? A suo dire i termolesi: “sono pronti”.

Il nostro movimento è nato come un’iniziativa politico-culturale aperta a tutti i cittadini, alle realtà associative civiche, ma anche agli altri partiti. Abbiamo dichiarato nel nostro manifesto fondativo che l’obiettivo primario era quello di promuovere in Molise un dibattito sui temi civili e politici più rilevanti per la vita dei cittadini, e rappresentare un punto di riferimento per coloro che, anziché rassegnarsi al disimpegno, avvertissero l’esigenza di contribuire alla nascita di una nuova fase della vita politica territoriale: e mai come a Termoli questa esigenza è reale e sentita.
Da subito, la nostra associazione ha mirato a diventare una cassa di risonanza per quelle idee e progetti che nascono dalla conoscenza dei problemi reali, dalla passione civile di quanti non si accontentano di essere chiamati a partecipare alla vita pubblica soltanto il giorno delle elezioni;
Intervista Telefonica ad Erminia Gatti |
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in questo senso, siamo convinti che a Termoli ci siano molte più persone di buona volontà di quante una politica autoreferenziale e scostante sappia vedere. A queste persone ci rivolgiamo, convinti di dovere loro una risposta. Sappiamo bene che per fornire questa risposta occorre una proposta politica condivisa, forte, aggregante e non più sfilacciata da personalismi. Per questo lanciamo oggi l’idea di scrivere insieme al centro-sinistra ed alle forze politiche che si riconoscono in un progetto di rinnovamento, alle associazioni civiche, alle forze sociali e produttive, alle organizzazioni ambientaliste e a tutti i cittadini stanchi di questa politica sorda, un programma di governo unitario, che riporti Termoli al centro delle dinamiche politiche regionali.
Termoli merita di tornare protagonista dell’intera vita politica regionale, di rivestire un ruolo decisivo nelle politiche strategiche regionali, di uscire dalla sudditanza a cui è stata condannata dalla politica regionale. Crediamo che questa città non debba subire oltre le scelte punitive di una conduzione regionale prepotente e priva di ogni coordinamento con il territorio: penso al mortificante riparto dei fondi strutturali, per cui Termoli risulta pesantemente penalizzata; penso all’incertezza sul futuro dell’agricoltura e del comparto agro-industriale, al saccheggio del territorio e dell’ambiente devastati da impianti industriali ed energetici invasivi , senza tacere della scelta mai realmente avversata di realizzare, proprio qui, una centrale nucleare (dopo gli impianti Off-shore in mare e la centrale Turbogas nel cuore del nucleo industriale, solo per citare gli ultimi).
Termoli ha bisogno di un programma in grado di salvaguardare lo sviluppo sostenibile di un territorio già martoriato da scelte di politica industriali a forte impatto ambientale; di essere ricondotta nell’alveo della sua vocazione più profonda, ossia turistica e commerciale; che le sia garantita una pianificazione infrastrutturale coerente tanto con i bisogni delle imprese, quanto con l’esigenza di una profonda riqualificazione ambientale. La città di Termoli può contare su un tessuto sociale, economico, imprenditoriale e culturale molto vivace e radicato: la sensazione è che finora la classe dirigente abbia pensato più ai propri meccanismi interni che alla ricchezza espressa spontaneamente da questo territorio.
E’ il momento di invertire la rotta, riportare i cittadini al centro delle decisioni che li riguardano, ricreare fiducia nelle istituzioni. Attendiamo che molti altri esponenti politici condividano con noi questa sfida e vorranno aiutarci a scrivere, insieme, una nuova pagina di storia per Termoli. La mia disponibilità a lavorare su questo progetto è totale.”