Intervista Telefonica. Con Costruire Democrazia Erminia Gatti è pronta per un eventuale impegno politico-amministrativo in città. Una donna candidato sindaco di Termoli?  A suo dire i termolesi: “sono pronti”.

Erminia Gatti
Erminia Gatti
TERMOLI _ Gli esponenti di Costruire Democrazia intervengono nel dibattito relativo alle prossime elezioni amministrative nella città di Termoli. Erminia Gatti, il cui nome è circolato negli ultimi giorni come possibile candidata al ruolo di sindaco, preferisce non assecondare la caccia al nome e rilancia il tema del programma, ipotizzando una coalizione forte e compatta per superare quelle difficoltà che hanno causato la fine anticipata della Giunta Greco.   “Più che sulle singole candidature” osserva Erminia Gatti “oggi è il momento di concentrarsi sulla proposta di un programma serio e credibile.
Il nostro movimento è nato come un’iniziativa politico-culturale aperta a tutti i cittadini, alle realtà associative civiche, ma anche agli altri partiti. Abbiamo dichiarato nel nostro manifesto fondativo che l’obiettivo primario era quello di promuovere in Molise un dibattito sui temi civili e politici più rilevanti per la vita dei cittadini, e rappresentare un punto di riferimento per coloro che, anziché rassegnarsi al disimpegno, avvertissero l’esigenza di contribuire alla nascita di una nuova fase della vita politica territoriale: e mai come a Termoli questa esigenza è reale e sentita.

Da subito, la nostra associazione ha mirato a diventare una cassa di risonanza per quelle idee e progetti che nascono dalla conoscenza dei problemi reali, dalla passione civile di quanti non si accontentano di essere chiamati a partecipare alla vita pubblica soltanto il giorno delle elezioni

 Intervista Telefonica ad Erminia Gatti
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in questo senso, siamo convinti che a Termoli ci siano molte più persone di buona volontà di quante una politica autoreferenziale e scostante sappia vedere. A queste persone ci rivolgiamo, convinti di dovere loro una risposta. Sappiamo bene che per fornire questa risposta occorre una proposta politica condivisa, forte, aggregante e non più sfilacciata da personalismi. Per questo lanciamo oggi l’idea di scrivere insieme al centro-sinistra ed alle forze politiche che si riconoscono in un progetto di rinnovamento, alle associazioni civiche, alle forze sociali e produttive, alle organizzazioni ambientaliste e a tutti i cittadini stanchi di questa politica sorda, un programma di governo unitario, che riporti Termoli al centro delle dinamiche politiche regionali.

Termoli merita di tornare protagonista dell’intera vita politica regionale, di rivestire un ruolo decisivo nelle politiche strategiche regionali, di uscire dalla sudditanza a cui è stata condannata dalla politica regionale. Crediamo che questa città non debba subire oltre le scelte punitive di una conduzione regionale prepotente e priva di ogni coordinamento con il territorio: penso al mortificante riparto dei fondi strutturali, per cui Termoli risulta pesantemente penalizzata; penso all’incertezza sul futuro dell’agricoltura e del comparto agro-industriale, al saccheggio del territorio e dell’ambiente devastati da impianti industriali ed energetici invasivi , senza tacere della scelta mai realmente avversata di realizzare, proprio qui, una centrale nucleare (dopo gli impianti Off-shore in mare e la centrale Turbogas nel cuore del nucleo industriale, solo per citare gli ultimi).

Termoli ha bisogno di un programma in grado di salvaguardare lo sviluppo sostenibile di un territorio già martoriato da scelte di politica industriali a forte impatto ambientale; di essere ricondotta nell’alveo della sua vocazione più profonda, ossia turistica e commerciale; che le sia garantita una pianificazione infrastrutturale coerente tanto con i bisogni delle imprese, quanto con l’esigenza di una profonda riqualificazione ambientale. La città di Termoli può contare su un tessuto sociale, economico, imprenditoriale e culturale molto vivace e radicato: la sensazione è che finora la classe dirigente abbia pensato più ai propri meccanismi interni che alla ricchezza espressa spontaneamente da questo territorio.

E’ il momento di invertire la rotta, riportare i cittadini al centro delle decisioni che li riguardano, ricreare fiducia nelle istituzioni. Attendiamo che molti altri esponenti politici condividano con noi questa sfida e vorranno aiutarci a scrivere, insieme, una nuova pagina di storia per Termoli. La mia disponibilità a lavorare su questo progetto è totale.”

Erminia Gatti
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10 Commenti

  1. Possibile che tra 32.000 abitanti non ci sia un termolese (almeno di residenza) in grado di pensare a Termoli. Quali qualità ha dimostrato la Gatti, oltre alla presupponenza (che non dovrebbe essere una qualità, ma piuttosto un difetto) per avere l’ardire di proporsi a Sindaco di Termoli??? Calma bella donnina, un pò di buon senso e di modestia sarebbe necessario! Amministrare la Termoli del dopo-Greco, del dopo-Gattone non è una…sfilata di moda, non è roba per…gatti.

  2. su una scheda elettorale delle passate elezioni si poteva leggere :
    prima c’era u gatton
    mo sa prsent la gatt
    ma p li surgj nn c sta’ mai post?
    ah ah ah ah ah
    io voto per chi gia’ lo sapete!

  3. Il commento di Jucas è molto severo. Anche una donna può fare bene e molto. Certo la città dovrebbe esprime un/una termolese. eppoi l’eredità non è facile. Per quanto riguarda il passato non sarei così pessimista e negativo. La nostra città è stata per decenni protagonista dello sviluppo di questa regione (e chi è di Termoli lo sa bene) grazie alla politica di uomini validi: Lapenna,D’Aimmo, Di Giandomenico etc.La storia non può essere ipocritamente infangata; anzi essa deve essere maestra per delineare percorsi nuovi e contemporanei.Auguri di Buon Anno

  4. a jucas
    capisco che quando si hanno preconcetti si possono dire cose inesatte (e mi dispiace che tu ne abbia) ma, dato il rimprovero, mi sembrava giusto dirti che sono nata a Termoli e ci vivo da quando mi sono sposata. I miei 3 figli frequentano le scuole di Termoli, ho lo studio legale a Termoli (benchè nell’era della globalizzazione mi faccia un pò sorridere dover dimostrare il pedigree del quartiere!)
    Quanto alle credenziali, è certo più corretto non essere io a convincertene, però temo che non hai avuto voglia di leggere quel che ho scritto: io non mi sono affatto proposta a sindaco. Al contrario, sono stata tirata in ballo nel toto-nomi ed ho ritenuto giusto specificare il mio pensiero, ossia che non è il momento di dare la caccia al nome, bensì di riportare Termoli al centro di un programma credibile. Credo che al di là delle simpatie personali, questo metodo possa essere condiviso da tutti quelli che hanno davvero a cuore questa città.

  5. Che vuol dire “ma chi ti conosce”? Si dice sempre che ci debba essere un rinnovamento della classe politica e poi di fronte alla novità si preferisce il vecchio; su quali basi? La Gatti è una persona capace e ha già detto di non essersi proposta! Di quale protagonismo parlate? Non parlate con questi pregiudizi, piuttosto vi invito a giudicare le persone secondo il loro operato…io vi sfido a proporre una persona migliore come Sindaco di Termoli…io sarei onorato! Poi non lamentatevi quando vedrete ( spero di no) le solite ingiustizie portate da un’amministrazione penosa, perchè chi ha votato quell’amministrazione l’ha voluta! Invece di criticare perchè non proponete idee? Perchè non fate attivamente qualcosa di buono per la vostra città?

  6. caro Luca non penarti più di tanto,a me la Gatti piacerebbe come sindaco,oltre alle sue indubbie capacità porterebbe una ventata di aria fresca,magari si potesse avere una giunta tutta al femminile,comunque vedrai che i candidati sindaci saranno uomini (e forse una donna) di partito,si parla di termolesità ma Greco è di Petacciato,si parla di D’Ambrosio anche lui di Petacciato,Montano è campano ,Vitagliano non è di Termoli come pure Velardi,almeno Erminia Gatti è nata e vive e lavora a Termoli.Un saluto ed un augurio di un buon 2010. P.S. voglio precisare che io non ho mai votato a sinistra ma sempre a destra.

  7. Un paio di domande x Erminia
    Cosa ne pensa dei Magistrati che hanno fatto esperienza politica e dopo tornano a fare i Magistrati? Ad esempio immaginiamo il caso che l’onorevole Di Pietro e l’europarlamentare De Magistris domani tornassero al loro vecchio lavoro (qualche esempio esiste anche da noi)? . Cosa ne pensa di regolamentare il settore ed evitare certe situazioni?

  8. Chiederei alla Gatti lumi sulla filosofia politica del nuovo movimento che ha creato lasciando l’IDV. Perchè credo che la gente oggi abbia bisogno non solo di programmi scritti (più o meno uguali) ma di comprendere la POLITICA che è alla base di una azione amministrativa…..altrimeti non si va da nessuna parte. Eppoi, vi prego, basta con il nuovismo, il giustizialismo, il falso moralismo…..torniamo alla potlica con la P maiuscola, pena il declino umano, morale ed economico.