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Il motivo per cui i 150 colleghi non verranno prorogati , è che i volumi produttivi, rispetto al picco avuto qualche mese fa, stanno avendo una contrazione a causa del già previsto calo del diesel di cui l’uscita definitiva di scena è prevista per la fine del 2021. Al fine di non disperdere le professionalità e le competenze acquisite dai lavoratori attualmente operanti tramite contratto di somministrazione di lavoro, è stato firmato un accordo di bacino in cui saranno tenuti in considerazione in via prioritaria , per eventuali necessità future.
Da parte nostra faremo tutto il possibile affinché nei prossimi mesi anche costoro possano tornare al lavoro in Fca, non appena i volumi tornino a riprendersi.
Quello accaduto oggi conferma alcune nostre valutazioni che stiamo denunciando da alcuni mesi e su cui chiediamo chiarimenti all’azienda , vale a dire che alcuni punti di forza del nostro stabilimento (vedi motore Fire e vecchio cambio C520) si stanno indebolendo. Abbiamo chiesto di conoscere quanto prima attraverso la richiesta già fatta dalle segreterie nazionali ad Fca le missioni produttive del nostro plant.
Crediamo che lo stabilimento Fca di Termoli debba continuare ad essere un polo di eccellenza e di riferimento della meccanica all’interno del gruppo Fca. Il glorioso fire e il cambio C520 che per anni hanno motorizzato milioni di vetture del gruppo hanno bisogno di sostituti che rilancino lo stabilimento di Termoli in maniera forte.
La Segreteria Territoriale Uilm – Uil
Francesco Guida