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altTERMOLI – Abbiamo ritenuto opportuno temporeggiare qualche giorno per poter fare, insieme a voi, delle riflessioni inerenti all’avvenimento che, l’otto aprile scorso, ha interessato la nostra realtà produttiva. Siamo convinti che non capita tutti i giorni di ricevere una visita dell’A.D. FCA Sergio Marchionne nel nostro Stabilimento, tra l’altro per la seconda volta nel giro di un anno. Potremmo definirle coincidenze, ma sappiamo tutti che non è cosi: la FIM condividendo la celebrazione per l’anniversario dei trenta anni della nascita del motore FIRE sottolinea che i traguardi raggiunti fino ad oggi hanno permesso di far continuare a scommettere sullo Stabilimento Molisano. Siamo convinti che la strada intrapresa in questi anni, con gli accordi sottoscritti e con la consapevolezza di doverli rappresentare fino in fondo, ha permesso anche l’annuncio di due nuovi linee di produzione per il nostro stabilimento. Certo i numeri stratosferici dei motori e cambi prodotti, l’aver rialzato la schiena dopo l’alluvione hanno aiutato, ma soprattutto il massimo si è raggiunto quando hanno capito il carattere dei lavoratori di Termoli (caparbietà, senso di appartenenza e soprattutto saper confrontarsi con il futuro).

Questo insieme di eventi deve inorgoglire i lavoratori, poiché ha permesso di dare una continuità occupazionale a questo territorio. La FIM del Molise ritiene inopportuno, nei momenti di festa, fare polemiche: diventa naturale per tutti salire sul carro dei vincitori, anche per coloro che non avrebbero scommesso un euro sul futuro di Termoli. In questi ultimi anni il sindacato partecipativo ha avuto tante difficoltà, soprattutto per far comprendere il motivo di scelte difficili fatte allora. Ecco i primi risultati: Melfi prima, oggi Termoli. Alla faccia di chi premuniva la chiusura di Stabilimenti.

La Segreteria FIM Molise

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