Lo ha dichiarato oggi l’ex sindaco di Termoli Antonio Di Brino in riferimento alla “visita” a sorpresa nella giornata di ieri delle Fiamme Gialle in Comune. Di Brino con l’avvocato amministrativista Michele Marone e Francesco Rinaldi, entrambi consiglieri comunali di minoranza, ha firmato una serie di esposti alla Procura di Larino ed alla Procura della Corte dei Conti denunciando la consulenza esterna a titolo oneroso di Petrosino, già consulente di altri due comuni, come un atto illegittimo.
“Il bando effettuato dal Comune per la contrttualizzazione di Petrosino è un avviso già viziato all’origine – ha spiegato Di Brino -. Una procedura in cui non erano state inserite tutte le categorie professionali, l’importo superava i 40 mila euro, non si trattava di un appalto di servizi come come invece era stato presentato. Le sottolineature, insomma, c’erano tutte. Con l’affidamento a Petrosino, si sono aggiunte altre incomprensibili situazioni già evidenziate. Noi abbiamo svolto il nostro ruolo di consiglieri di minoranza, ci siamo rivolti all’autorità giudiziaria dopo aver chiesto di correggere la documentazione e non è stato fatto. Mi auguro che nel prossimo consiglio comunale, su questa vicenda, si dia un fermo”.
Di Brino, poi, plaude alla Procura di Larino per la velocità con cui si sono mossi. “Abbiamo depositato non più di 2 settimane gli esposti – ha concluso l’ex sindaco – e la Procura si è mossa. Tutto ciò gli fa onore”.