TERMOLI _ Ci risiamo. A distanza di meno di un anno dagli ultimi episodi incresciosi (e non che dall’inizio del campionato non sia accaduto nulla in Molise) ci ritroviamo a commentare comportamenti che nulla hanno a che fare con lo SPORT. Venerdì scorso abbiamo letto delle pesanti sanzioni comminate dal Giudice Sportivo del Comitato regionale Lnd per l’aggressione avvenuta in una gara di II Categoria e sabato già un nuovo episodio addirittura in una gara di Promozione nei confronti di un Assistente Arbitrale (il secondo in questa stagione).

Senza entrare nel merito dei singoli accadimenti che, ripeto, nulla hanno a che fare con il gioco del calcio, voglio porre all’attenzione di tutti alcuni punti fondamentali: Da questa stagione sportiva l’AIA, che da alcuni anni ha istituito l’osservatorio sulla violenza, è in diretto contatto con il Viminale per segnalare gli episodi che si verificano sul territorio nazionale e che riguardano i casi di aggressione fisica le cui conseguenze non lievi vengano certificate mediante referto di un pronto soccorso ospedaliero.

Di volta in volta queste specifiche casistiche verranno segnalate all’Osservatorio presso il Viminale per le valutazioni e le conseguenti iniziative (finanche il DASPO) di pertinenza istituzionale, anche per ottenere una sensibilizzazione delle autorità di pubblica sicurezza operanti sul territorio. Sento il dovere di ribadire un concetto fondamentale:i campi di calcio non sono zone franche dove poter sfogare i propri istinti brutali senza pagarne, nei casi più gravi, le conseguenze penali previste dalla legge italiana. Nella speranza di non dover tornare sull’argomento il mio auspicio è che la violenza e la brutalità siano bandite dai terreni di gioco una volta per tutte.

Il Presidente del Cra Molise Paolo di Toro

Articolo precedenteA Culturalmentermoli si parla di Cosib e storia delle imprese
Articolo successivoLa Contucci dell’Idv chiede atti su Mare Collina Montenero