TERMOLI _ Nicola Musacchio è stato confermato presidente della sezione Aia “Danilo Rettino” di Termoli. Il numero uno degli arbitri adriatici ha ricevuto il consenso del 75% degli associati, battendo la concorrenza di Danilo Ferrucci candidatosi alla massima carica dell’Associazione. Anche per il prossimo quadriennio olimpico, dunque, Nicola Musacchio guiderà gli oltre 110 associati della cittadina marittima con progetti volti alla continuità di quello che è stato fatto fino ad oggi e nuove esperienze da vivere soprattutto con le nuove leve.

“A vent’anni dalla sua costituzione – ha dichiarato il riconfermato presidente dell’Aia “Daniele Rettino” di Termoli, Nicola Musacchio – ci sono stati due candidati nell’elezione del presidente. E’ stato un bellissimo momento di confronto e da questo rimangono i buoni consigli ricevuti dai ‘concorrenti’. Questi consigli rimangono buoni per la crescita dell’Associazione, ma il nostro obiettivo è quello di continuare il lavoro fatto negli anni precedenti. Da 4 anni siamo sopra i 110 associati con 15-16 unità impegnate a livello nazionale. Penso che abbiamo lavorato bene e vogliamo continuare a farlo anche in futuro. E’ ovvio che ci sono cose da ottimizzare, ma la linea che abbiamo seguito fino ad ore è quella giusta altrimenti non avremmo potuto raggiungere questi risultati. Il nostro percorso rimane questo”.

E il primo banco di prova della nuova gestione Musacchio è il quinto Memorial Daniele Rettino che si terrà a Campomarino Lido dall’1 al 3 giugno. Una manifestazione in ricordo di un associato tragicamente scomparso nel gennaio 2007 e che viene ricordato con forza e voglia ogni anno alla presenza di sezioni provenienti da tutt’Italia.

Avremo la presenza di due-tre arbitri di serie A che verranno ad accompagnare le loro sezioni di appartenenza – continua il presidente Musacchio – Ci saranno una decina di sezioni a sfidarsi in questo torneo che ha il compito di ricordare un ragazzo fantastico che amava questa associazione”. “A settembre poi – conclude, Musacchio – cominciamo il nuovo corso di reclutamento arbitri. E’ dalle nuove leve che dipende il futuro degli arbitri e del calcio in generale. Non possiamo sottovalutare questo fattore”.

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